La Nuova Sardegna

Oristano

La disputa

Sartigliedda, trenta piccoli cavalieri esclusi. La Pro loco: «Rispettiamo il regolamento», ma è scontro

di Caterina Cossu

	Un momento della Sartigliedda (archivio)
Un momento della Sartigliedda (archivio)

Ecco perché è stata tenuta fuori dalla giostra di carnevale la nuova associazione Eleonora d’Arborea

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Oristano Non solo la Sartiglia. Anche la sua creazione più piccola, la Sartigliedda che viene corsa dai giovani cavalieri, si ritrova nel bel mezzo dell’immancabile discussione che accompagna il carnevale oristanese. Al centro di tutto c’è un problema di regolamento che ha portato all’esclusione di trenta piccoli amazzoni e cavalieri dell'associazione “Eleonora d’Arborea” che chiedevano di partecipare all’edizione 2025, in programma lunedì 3 marzo. La Pro Loco formalizza in una nota la propria posizione in merito alla vicenda che chiude le porte della manifestazione all’associazione presieduta da Rosa Maura Fiori che si è recentemente costituita. La presidente aveva denunciato nei giorni scorsi che a deludere le loro aspettative era stata proprio l’organizzatore, «dicendoci che, con la costituzione dell’associazione, avremmo avuto la possibilità di partecipare, ma ora ci sentiamo traditi». La Pro Loco però chiarisce e chiama in causa il regolamento, che cita testualmente: «Alla Sartigliedda possono partecipare solo due associazioni: il Giara Club e la Giara Oristanese».

Qui c’è il primo intoppo: il Giara Club, infatti, non opera più, ma la Pro Loco considera «doveroso, prima di escludere a tavolino lo storico club che ha contribuito a creare e far crescere la manifestazione, interpellare gli eredi di Antonio Casu, per capire se intendono rinunciare, definitivamente, alla partecipazione». Ed ecco il secondo cavillo: dal 2013 per partecipare alla Sartigliedda, è necessario sottoscriverne il regolamento «reso necessario per venire incontro alle norme sulla sicurezza, che impongono alle associazioni partecipanti, oltre la regolare costituzione, l’iscrizione a un ente di promozione sportiva, l’assicurazione, la certificazione medica e quella veterinaria». Inoltre, «la Commissione pubblici spettacoli, prima di rilasciare il nullaosta, richiede copia del regolamento e la questura chiede, oltre ai documenti citati, un autocertificazione con l’assunzione di responsabilità da parte del presidente dell’associazione Giara club o Giara Oristanese in cui dichiara, sotto la propria responsabilità, che tutti gli iscritti sono fisicamente idonei a partecipare alla Sartigliedda».

Per questo la neocostituita associazione sarebbe stata indirizzata «verso il Giara Oristanese, che ne formalizzava l’iscrizione, con le conseguenti regole assicurative, mediche, veterinarie e di presa in carico della responsabilità». Sono complicazioni che avrebbero contribuito a inasprire le posizioni, al punto che in ogni caso a farne le spese sono giovanissime e giovanissimi cavalieri. La Pro Loco però si difende: «Il Consiglio, la cui unica promessa, è stata quella di cercare di favorire la ricucitura dei rapporti e di esaminare a fondo il problema, abbiamo lavorato per molte ore, incontrando tutte le parti, fino a produrre una delibera che è stata comunicata, lo scorso 26 novembre, al responsabile della Giara Oristanese, Antonio Madeddu, e alla portavoce del gruppo, Rosa Maura Fiori. In estrema sintesi si comunicava che i bambini potevano partecipare alla Sartigliedda 2025, a condizione di essere iscritti alla Giara Oristanese, che non chiedeva nessuna retta mensile, ma solo il pagamento dell'iscrizione e assicurazione per la manifestazione. Nel frattempo, i genitori dei bambini che facevano richiesta, avrebbero dovuto costituire una nuova associazione, per poter partecipare, autonomamente a partire dalla Sartigliedda estiva 2025». La Pro loco poi volge lo sguardo al futuro: «Dopo la Sartigliedda del 3 marzo 2025, se verrà formalizzata una richiesta da parte della nuova associazione e se lo statuto conterrà le norme già suggerite dalla Pro Loco, il Consiglio valuterà e prenderà una decisione».

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