La Nuova Sardegna

Bosa Per arrivare al progetto definitivo ci vorrà ancora del tempo, ma le basi dell’obiettivo finale di valorizzare la mezzaluna di sabbia che si affaccia sulla baia dell’isola Rossa a Bosa Marina sono state gettate. Grazie a un finanziamento di 100mila euro concesso dalla Regione, il Comune aveva già espresso l’intenzione di arrivare a un progetto che punta al miglioramento della fruizione della spiaggia emersa e sommersa di Bosa Marina. È ora arrivata la notizia di un altro passo avanti nella procedura: l’assegnazione a un raggruppamento temporaneo di professionisti dell’incarico di redigere il progetto di fattibilità tecnico economica. Il documento tecnico «mira a preservare la spiaggia, salvaguardando così uno dei più rilevanti elementi del patrimonio naturale del territorio, di inestimabile importanza sia dal punto di vista ambientale, sia in ambito turistico», sono le linee giuda dell’amministrazione, rampa di lancio per il lavoro dei tecnici.

Mentre in altre località della Sardegna il problema emergente è quello dell’erosione, per la spiaggia di Bosa Marina i problemi sono fondamentalmente due, in viaggio ormai da decenni. Sono l’insabbiamento, con un’abnorme crescita della spiaggia in direzione del mare da una parte e la presenza di erbe infestanti dall’altra, che formano una striscia verde nei mesi delle piogge, gialla in primavera durante la fioritura e secca, con presenza di non poche spine, in quelli del solleone. Il compito dell’équipe di progettisti, composta da architetti e ingegneri, sarà  «Individuare le tecniche adeguate da mettere in opera per evitare la trasformazione nel tempo della spiaggia di Bosa Marina» dovuta a fenomeni più o meno naturali. Un percorso che andrà in tandem con un altro obiettivo, quello di migliorare la fruizione della spiaggia, in modo da farne ancor di più un caposaldo dell’offerta turistica di Bosa. Il tutto dovrà avvenire con la garanzia del massimo rispetto delle peculiarità naturalistiche e nell’osservanza delle norme ambientali e urbanistiche in vigore.

Dal lato tecnico il progetto poi dovrà avvalersi di indagini integrative, mentre un altro onere burocratico sarà quello di redigere e presentare un apposito piano di indagini e di studi sempre integrativi e inoltre propedeutici all’elaborato di fattibilità tecnico economica. La spiaggia si riprende insomma il suo «alto valore ambientale e turistico per la nostra città», il sentiero da seguire in parallelo «al nuovo Piano di utilizzo dei litorali al quale l'amministrazione sta lavorando per riorganizzare la fruizione del territorio costiero, per offrire nuove opportunità di sviluppo alle imprese e servizi sempre migliori ai cittadini e ai turisti», afferma il sindaco Alfonso Marras.