La Nuova Sardegna

Oristano

Opere pubbliche

Acqua potabile e fogne in arrivo, piccola rivoluzione a San Salvatore di Sinis

di Paolo Camedda

	Uno scorcio di San Salvatore di Sinis
Uno scorcio di San Salvatore di Sinis

Tra poche settimane il via ai lavori che cambieranno il volto al villaggio celebre per la Corsa degli Scalzi. Il programma degli interventi

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Cabras Non solo le piste ciclabili e un miglioramento della sicurezza nelle strade per le località balneari. Il 2025 per Cabras porterà novità importanti anche sui grandi progetti per le borgate di San Salvatore e San Giovanni. Proprio il villaggio del Sinis, teatro della Corsa degli Scalzi, sarà presto interessato da un grosso intervento di urbanizzazione primaria. «I lavori prevedono la realizzazione della rete fognaria e della rete idropotabile – afferma il sindaco Andrea Abis –. Si tratta di un progetto di valorizzazione della borgata la cui realizzazione porterà un grande cambiamento, perché dotare San Salvatore di questi servizi primari significa dare al vollaggio una prospettiva che oggi non ha. Poi significa mettere in condizioni igieniche e sanitarie regolari l’utilizzo delle abitazioni, cosa che oggi non sempre è. Possiamo quindi dire che siamo davanti a una piccola rivoluzione, a un intervento a suo modo storico».

L’iter burocratico sta per essere ultimato, dopo di che potrà essere aperto il cantiere per l’inizio dei lavori. «Per far passare i tubi e dunque la linea, si è reso necessario effettuare degli espropri, dato che i terreni di San Salvatore non sono comunali, ma esclusivamente terreni privati – spiega il primo cittadino –. Questo ha fatto slittare l’avvio del cantiere, inizialmente previsto entro il 2024. Ora il procedimento di esproprio dei terreni è praticamente chiuso, dato che i decreti sono pronti e devono solo essere trasmessi ai proprietari. Ci vorrà circa un mese, poi, appena l’impresa sarà disponibile, sarà allestito il cantiere e partiranno i lavori. Nei mesi scorsi abbiamo avuto alcune contestazioni, qualche osservazione e abbiamo apportato alcune correzioni al progetto, ma nulla di insuperabile. Cerchiamo di armonizzare e mediare le esigenze di tutti».

Il sindaco poi ricorda: «L’intervento è finanziato dalla Regione con circa un milione e 100mila euro di fondi della programmazione territoriale. Questa somma non sarà sufficiente a concludere l’intera opera e successivamente servirà un secondo lotto per poter realizzare il depuratore». L’amministrazione comunale pensa che i lavori, una volta partiti, possano procedere spediti: «Al netto di imprevisti di natura archeologica, sempre possibili quando si va a intervenire nel Sinis, le due opere dovrebbero entrambe essere realizzate nei tempi previsti. Se, come pensiamo, riusciremo a farlo, si tratta davvero di un qualcosa di storico. Esistono i rischi archeologici o, se vogliamo, le opportunità archeologiche, che potrebbero determinare delle variabili di cantiere e dei ritardi in corso d’opera, ma speriamo che questa volta vada tutto bene».

Successivamente si penserà al secondo lotto di interventi che includerà gli allacci e la realizzazione del depuratore. «Il primo obiettivo è fare la rete fognaria e quella idropotabile – spiega il sindaco –, poi potremmo chiedere i denari per fare anche il depuratore. Altrimenti si rischia un accumulo di risorse, invece è meglio procedere e iniziare portando avanti i lavori prima che parta la nuova programmazione regionale e poi procedere con la richiesta di un nuovo finanziamento per il secondo lotto. Il fatto che i lavori del primo lotto partiranno a breve è molto positivo, perché abbiamo tutto il tempo di quantificare il successivo intervento». Per San Salvatore scatta dunque il conto alla rovescia. «Poche settimane – conclude Abis – e potremo dare la notizia dell’apertura del cantiere ed essere in grado di fornire dettagli più precisi».

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