La Nuova Sardegna

Oristano

L’intervista

Il racconto choc dell’operatrice del 118: «Si è girato e mi ha aggredito»

di Caterina Cossu
Il racconto choc dell’operatrice del 118: «Si è girato e mi ha aggredito»

La volontaria della Lavos Ramona Marongiu racconta i terribili momenti di cui è stata vittima

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Oristano È stata arrestata una delle due persone protagoniste della lite nei pressi di piazza Roma avvenuta attorno alle 23 di ieri, sabato 25 gennaio. I due dopo aver bevuto assieme ed essere venuti alle mani, avevano anche aggredito di fronte ai carabinieri, un’operatrice del 118. È la volontaria della Lavos, Ramona Marongiu, a raccontare in prima persona quanto accaduto. 

 «Quando ho visto il suo sguardo mentre si versava l’acqua sui genitali ho capito subito, era inequivocabile che stava per succedere qualcosa. Un istante dopo me lo sono ritrovata addosso, mi ha acchiappata sopra il seno e per il collo e non ho avuto neanche tempo per pensare. Quattro carabinieri non riuscivano a fermarlo. Mi hanno detto dopo che non avrebbero neanche potuto usare il teaser perché mi avrebbe passato la scarica rischiando di tramortire anche me. Mi era successo di avere paura un’altra volta, avevamo soccorso delle persone sotto effetto di sostanze stupefacenti durante la festa del Rimedio, ma avevamo fatto in tempo a rifugiarci in ambulanza. Questo è come l’incidente in auto, ci si rimette alla guida anche se resta la paura. L’importante è poter raccontare. Ho iniziato a fare la volontaria raccogliendo l’eredità morale da mio padre, quindi appena mi riprenderò tornerò in servizio. È un trauma, ma lo supererò. Sono alla Lavos da tre anni, siamo una grande famiglia e senza i miei colleghi anche sabato non sarebbe stato lo stesso vivere quest’esperienza. Posso contare su tutti loro e sono grata di aver avuto al mio fianco Matteo, Martina e Valentina che ringrazio per essere stati con me in caserma fino alle 4 del mattino». La lunga notte è finita quindi con l’arresto di uno dei due protagonisti della furiosa lite operato dai carabinieri. Entrambe sono state denunciate, ma la posizione di uno di loro è stata ritenuta più grave tanto da portare all’arresto per i reati di lesioni personali ai danni di persona che stava esercitando la professione sanitaria e di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.

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