Via Mazzini con le tribune? Il dilemma della prossima Sartiglia
I gremi in pressing sul sindaco per installare i palchi nella strada delle corse sulle pariglie. Il primo cittadino cerca una soluzione che accontenti tutti
Oristano I gremi le vogliono. Alla Fondazione Oristano farebbero comodo per l’incasso che deriverebbe dalla vendita dei biglietti. Il sindaco, dopo la Sartiglia dello scorso anno, non è del tutto contrario a riproporre le tribune in via Mazzini per assistere alla corsa delle pariglie, ma è conscio che c’è la necessità di ponderare la scelta in base a varie esigenze, non certo ultime quelle dei commercianti che non vorebbero vedere la loro via ingessata per tantissime settimane come avveniva in passato. Prima di arrivare a una decisione c’è poi una serie di implicazioni che riguardano anche aspetti non secondari perché legati alla sicurezza. È il nuovo fronte di discussione che si è aperto in vista della Sartiglia per il quale le parti si sono già incontrate in riunioni preliminari. Una decisione però ancora non c’è. Il tempo per prenderla è sufficiente, ma si farà in fretta perché va comunque predisposto il piano sulla sicurezza che deve passare al vaglio dei vari organismi istituzionali per essere approvato e poi applicato nei giorni di carnevale. I distinguo non mancano. Lo scorso anno il Comune aveva preso una decisione drastica: niente più tribune in via Mazzini in nome di un ritorno al passato grazie al quale gli spettatori hanno potuto assistere alle evoluzioni a cavallo delle pariglie tutti sul marciapiede e secondo il motto: «Chi prima arriva meglio alloggia».
La scelta del sindaco Massimiliano Sanna era stata ponderata ed era legata al fatto che, per diverse edizioni consecutive, lo spettacolo era parso meno scintillante rispetto agli anni d’oro e soprattutto molto breve per via del prolungarsi della corsa alla stella in via Duomo. Questo aspetto aveva lasciato scontenti gli spettatori che avevano pagato il biglietto. Il primo cittadino aveva quindi deciso nel 2024 di fare un passo forte e cancellare le tribune. Le implicazioni però non riguardano solo gli spettatori. I gremi, perno attorno al quale ruota la Sartiglia e che hanno al seguito una corposa delegazione, vorrebbero un posto sicuro dove godersi lo spettacolo che considerano loro, per quanto poi ne goda tutta la città. C’è poi la Fondazione Oristano che, in teoria ha una posizione neutra o comunque vicina a quella del sindaco, ma a cui non dispiacerebbe avere le tribune che le garantiscono un introito attorno ai 30mila euro, cifra non di poco conto per i bilanci dell’istituzione che dipende direttamente dal Comune. Il sindaco però non pare preoccupato da questa diversità di posizioni e chiarisce: «L’importante è andare incontro alle esigenze di tutti. Penso che si possa arrivare a una soluzione che accontenti pubblico, gremi, Fondazione e commercianti. Forse è sufficiente ridurre il numero di palchi e dislocarli in punti strategici della via per limitare al minimo i problemi dei commercianti, per garantire comunque un numero di biglietti adeguato e per consentire a chi non andrà in tribuna di godere delle pariglie senza troppi problemi».