La Nuova Sardegna

Oristano

La manifestazione

Polli e galline uccisi per la corsa di Su Puddu, gli animalisti pronti alla denuncia

di Michela Cuccu
Polli e galline uccisi per la corsa di Su Puddu, gli animalisti pronti alla denuncia

L’evento di carnevale a Sedilo, la richiesta: “Si usino pupazzi al posto degli animali”

2 MINUTI DI LETTURA





Sedilo Pronta una diffida al prefetto Salvatore Angieri per bloccare Su Puddu. A firmarla è stato Enrico Rizzi, attivista animalista molto conosciuto e che da anni conduce campagne contro la violenza sugli animali: «Chiederò di bloccare questo evento o altrimenti di sostituire gli animali con dei pupazzi. Altrimenti, già da domani, sono pronto a denunciare il prefetto». Rizzi ha annunciato la sua iniziativa con una diretta sui canali social, definendo la manifestazione, in programma sabato prossimo «una vergogna e una schifezza troglodita autorizzata dallo Stato italiano». Rizzi però attacca il prefetto che ha presieduto il Comitato per l’ordine e la sicurezza, che ha dato il via libera alla manifestazione, a patto che vengano utilizzati volatili già morti, certificati dai veterinari e che dopo la manifestazione, vengano smaltiti attraverso un’ordinanza firmata dal sindaco.

Ma come si svolge Su Puddu? Si tratta di una giostra tradizionale, dove ogni cavaliere ha l’obiettivo di correre lungo il percorso sterrato e con le mani staccare la testa al maggiore quantitativo di galline o polli che verranno sistemati su un filo alto teso lungo il tracciato. Ed è proprio con questa tradizione che Rizzi si scaglia, definendola «diseducativa, con i bambini che guardano». L’aspetto più grave per l’animalista è però legato al fatto che il via libera alla giostra, a patto che si utilizzino animali già morti, arrivi dalla prefettura: «Le istituzioni facciano rispettare le leggi: lo Stato non può avallare uno schifo simile, cioè animali uccisi a scopo ludico».

Secondo l’attivista, che ha chiesto è ottenuto l’interessamento dei deputati Francesco Emilio Borrelli e Alessandro Caramiello, utilizzare carcasse di animali per gioco «viola l’articolo 544 quater del Codice penale, secondo cui gli animali sono tutelati dallo Stato che punisce qualsiasi manifestazione comporti strazio e sevizie». «Contemperando rispetto della tradizione con le esigenze di applicazione della normativa vigente – aveva scritto la prefettura – si è convenuto che i volatili che saranno utilizzati per lo svolgimento dell’evento saranno previamente abbattuti e un veterinario avrà cura di verificare il loro decesso prima che siano appesi». In seguito: «Le carcasse saranno smaltite secondo quanto sarà disposto dal sindaco con apposita ordinanza contingibile e urgente». Da qui l’attacco dell’animalista che si scaglia contro la decisione.

Primo piano
I risultati

Weekend sportivo amaro per le sarde: male Torres e Cagliari

Le nostre iniziative