Picchiava i bimbi e li rinchiudeva in una stanza buia: suora condannata
I piccoli frequentavano la scuola dell’infanzia: ecco che cosa ha deciso il giudice
Nurachi Non metodi educativi inadeguati e violenti, ma veri e propri maltrattamenti. Le stanze buie in cui venivano rinchiusi i piccoli indisciplinati, le percosse, le tirate di capelli, i ceffoni, le offese e altre punizioni fisiche sono da condannare. Non è solo una questione etica perché ora c’è anche una sentenza del tribunale di Oristano: la pena per suor Doloretta Lilliu, classe 1939, è di tre anni e nove mesi. Così ha stabilito il collegio giudicante composto dalla presidente Carla Altieri – giudici a latere Serena Corrias e Francesca Falchi – al termine di una breve camera di consiglio arrivata dopo le ultime udienze in cui le controparti si erano divise sulla ricostruzione della vicenda. A incastrare la suora però c’erano le immagini ottenute grazie alle videocamere installate all’interno dell’asilo delle Suore salesiane oblate del Sacro Cuore di Nurachi dopo le prime denunce arrivate ai carabinieri nel 2020. Davanti alle registrazioni video è stato impossibile negare tutto ciò che era evidente come i pugni, gli schiaffi, gli strattoni, i capelli tirati, i pizzichi e le punizioni che la suora infliggeva ai «bambini monelli», chiamati «bestie» in qualche occasione.
Fu da quei metodi bruschi che sarebbero poi derivati i disagi che i bambini avrebbero manifestato a casa, durante notti insonni, e persino di giorno quando portarli all’asilo era diventato una battaglia quotidiana perché avevano paura di varcare la soglia temendo ciò che avrebbero vissuto dentro le mura della scuola dell’infanzia. Per loro quello non era più un luogo accogliente, ma la porta verso l’incubo. Oltre alla condanna per maltrattamenti, leggermente inferiore rispetto alle richieste del pubblico ministero Sara Ghiani che aveva sollecitato una pena di quattro anni e sei mesi, le giudici hanno deciso l’interdizione dai pubblici uffici e stabilito provvisionali che vanno dai 2mila ai 500 euro a parziale risarcimento del danno subito, come richiesto dagli avvocati di parte civile Cristiana Manca, Riccardo Crovi, Piero Aroni, Barbara Ibba e Annalisa Serra. L’entità totale della somma verrà stabilita separatamente dalla sezione civile del tribunale che si occuperà di questo aspetto.
Resta ora da capire quale sarà la strategia difensiva. Suor Maria Dolores ha ovviamente la possibilità di fare appello. Del resto i suoi legali, gli avvocati Rita Dedola e Andrea Fares, avevano sostenuto tesi ben diverse da quelle dell’accusa e delle parti civili, tanto da arrivare a sollecitare l’assoluzione escludendo che ci fossero state continue vessazioni nei confronti dei bambini, ma solo azioni estemporanee e inadeguate frutto dell’incapacità da parte dell’anziana che insegnava a Nurachi da ben trentotto anni di gestire i piccoli allievi e legate al fatto che ancorasse i suoi valori in una società che aveva fondato i propri metodi educativi su parametri ben diversi da quelli attuali.