La Nuova Sardegna

Il racconto

Silvia la pilota, una vita in volo e l’amore per la Sardegna

Silvia la pilota, una vita in volo e l’amore per la Sardegna

Primo ufficiale su Boeing 737 per Poste Air Cargo: su 30 solo due sono donne: «Sono madre di due figli, concilio lavoro e famiglia e da noi la parità di genere è di casa. L’isola è il mio rifugio»

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Sassari Trenta piloti, 28 uomini e solo due donne: una delle due è Silvia Baldussu, romana di nascita ma sarda nell’animo. Quarantotto anni, genitori di Dolianova e Carbonia, Silvia è primo ufficiale su Boeing 737 per Poste Air Cargo, la società del gruppo Poste Italiane che svolge attività di trasporto aereo commerciale, cargo-courier e assicura, come provider unico, la logistica aerea a supporto delle operazioni di recapito di posta e pacchi. Un lavoro “maschile” secondo i canoni tradizionali, un dato confermato dai numeri del settore: attualmente, in Italia, solo il 3,6% dei piloti è donna. Ma la storia di Silvia Baldussu dimostra che il talento, la passione e la determinazione non hanno genere. Silvia ha seguito il richiamo del cielo con dedizione e impegno, fino a diventare primo Ufficiale, un traguardo che è frutto di anni di studio, addestramento e continua crescita professionale. 

La carriera di Silvia ha preso il volo, è il caso di dirlo, nel 2007, quando ha superato con successo le selezioni presso il centro addestramento della compagnia. Da allora, ha affrontato con entusiasmo le sfide di una professione dinamica e ad alto profilo, che richiede aggiornamenti costanti e la capacità di interagire con un ambiente aeroportuale complesso, sia dal punto di vista tecnico che umano. «Si è lavorato tanto per la parità di genere, e il lavoro svolto da Poste Italiane ne è un esempio concreto, ma c’è ancora molta strada da fare», dice Silvia. La quota di dipendenti donna negli uffici postali della Sardegna, infatti, si attesta al 66%, 12 punti percentuali in più rispetto alla media aziendale nazionale. «Per quanto mi riguarda – continua – La scelta di lavorare per una compagnia cargo, che vola esclusivamente di notte, mi permette di seguire i miei figli nel corso della giornata e di accompagnarli nelle loro attività quotidiane. Oggi che sono mamma di due figli – spiega - mi rendo ancora di più conto di quanto sia fondamentale il supporto della famiglia per conciliare vita privata e professionale. Inoltre, sono cresciuta in una famiglia in cui la parità di genere è di casa: non c’è mai stato, da noi, neanche una volta il pensiero che una donna non potesse fare ciò che fa un uomo».

Oltre alla passione per il volo, Silvia porta con sé un legame profondo con la Sardegna, terra di origine della sua famiglia. Le estati trascorse dai nonni a Dolianova hanno lasciato un segno indelebile. «Mi sento sarda, a tutti gli effetti – commenta Silvia - E non solo per i ricordi. La Sardegna, da noi, è l’attualità. Mangiamo sardo, ad esempio, e non solo in occasione delle feste. Nell’Isola ho tutta la mia famiglia d’origine e ogni volta che la sorvolo e vedo la sua bellezza dall’alto, provo sempre una grandissima emozione. In particolare, nel guardare dal cielo la costa est mi tornano in mente Villasimius e il suo mare in cui ancora oggi, appena posso, vado a fare un tuffo. E quando ho qualche giorno libero, lo trascorro a Dolianova, nel Parteolla, nella casa dei nonni paterni: intorno al paese c’è un territorio bellissimo, e mi piace camminare in campagna, tra gli ulivi. La sento come casa mia».

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