Attimi di paura in carcere, detenuto tenta di strangolare un agente
Michele Cireddu (Uilpa): «Troppi episodi di violenza, diserteremo la festa del Corpo»
Oristano Ancora un episodio di violenza nel carcere di Massama, dove, nella sezione Alta sicurezza, un detenuto ha tentato di strangolare un agente al quale aveva chiesto spiegazioni sui ritardi dell’autorizzazione per poter effettuare una telefonata. A raccontarlo è il segretario regionale del sindacato Uilp, Michele Cireddu: «Mentre il poliziotto gli riferiva che avrebbe chiesto agli uffici preposti se effettivamente era stato autorizzato – spiega –, il detenuto non gli ha nemmeno dato il tempo di approfondire la questione e, andando in escandescenza, lo ha vigliaccamente aggredito».
Dalle prime ricostruzioni pare che il detenuto, dopo averlo colpito al volto, approfittando del fatto che l’agente fosse stramazzato a terra, abbia iniziato a strangolarlo. «Se non fossero intervenuti un altro agente e altri due detenuti – prosegue Cireddu –, si sarebbe verificata una tragedia. L’agente è stato poi trasportato al Pronto soccorso dove attualmente si trova ancora in osservazione».
A Massama ormai la situazione è fuori controllo: «Il carcere di Oristano è ormai costantemente alla ribalta per eventi estremamente critici. Le aggressioni e le minacce da parte di detenuti facinorosi – afferma il segretario Uilpa – sono sempre più numerose. Continuiamo a sostenere che la gestione dell’istituto da parte della direzione sia improntata a una burocrazia che di fatto paralizza il lavoro dei poliziotti, i quali si trovano a fronteggiare la protesta di detenuti con un profilo criminale altissimo. Le assenze per stress da lavoro correlato sono in preoccupante aumento, perché anche i poliziotti più strutturati e stoici, di fronte a una scarsissima qualità del lavoro, cedono e vengono travolti da una situazione che non è più umanamente tollerabile».
E conclude: «Le parole di un poliziotto, che ha dovuto abbandonare momentaneamente il servizio perché sotto stress, rimangono nella nostra mente e ci spingono a disertare l’invito per la festa regionale del Corpo prevista per il 26 marzo 2025 a Isili. Non abbiamo alcun motivo per festeggiare finché i nostri poliziotti non potranno rappresentare lo Stato e la legalità senza subire ogni giorno un'aggressione, uno sputo in faccia, una minaccia di morte, senza ammalarsi a causa dello stress e della pessima qualità del lavoro che rende impossibile continuare in questo modo».