La Nuova Sardegna

Oristano

L’ordinanza

Il falco pellegrino “sfratta” escursionisti e climbers

di Michela Cuccu
Il falco pellegrino “sfratta” escursionisti e climbers

Niente passeggiate e arrampicate per proteggere la specie che sta nidificando sul costone di Conca Margini

2 MINUTI DI LETTURA





Morgongiori Niente escursioni e scalate a Conca Margini: il falco pellegrino ha fatto il nido sulla falesia. Lo stabilisce un’ordinanza che vieta sino al 30 giugno «le attività escursionistiche, ludiche, sportive e quant’altro possa arrecare disturbo ai falchi pellegrini». Alcune coppie di falco pellegrino hanno infatti scelto questa falesia del Monte Arci per farci il nido. Il costone è anche uno dei luoghi preferiti da chi ama le attività sportive all’aperto per arrampicate ed escursioni. Il falco pellegrino è specie protette dalla Convenzione di Washington, che tutela fauna e flora a rischio di estinzione, e dalla Legge sulla caccia del 1992. È stato l’Ispettorato forestale di Oristano, che ogni anno, nell’ambito dei propri compiti istituzionali, predispone servizi mirati volti alla tutela di specie protette ed indifese, quali ungulati, rapaci, tartarughe, volpi e ricci, che attraverso una nota della stazione di Ales, ha chiesto di vietare le attività sportive nell’area di nidificazione per evitare di disturbare i falchi che potrebbero abbandonare i nidi, rendendo così impossibile la schiusa delle uova. Due anni fa, sempre la guardia forestale di Ales salvò dalla morte per stenti un esemplare di falco pellegrino trovato quasi in fin di vita nelle campagne di Morgongiori, in località Obieddu. Conca Margini è uno degli emblemi del parco del Monte Arci e rappresenta con i suoi palchi basaltici che sovrastano la Marmilla, una scultura naturale, determinata dagli agenti atmosferici, che ricorda la testa di un guerriero. È una delle aree più affascinanti della montagna dell’ossidiana.

Primo piano
L’immobile

La villa di Renato Soru venduta al nipote di Pablo Picasso

Le nostre iniziative