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La 3A di Arborea in ascesa, fatturato record nel 2024 e il mercato della penisola premia la cooperativa

di Michela Cuccu
La 3A di Arborea in ascesa, fatturato record nel 2024 e il mercato della penisola premia la cooperativa

L’assemblea dei soci approva il bilancio e rinnova il consiglio di amministrazione senza scossoni. È boom di incassi dalle altre regioni d’Italia

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Arborea Il bilancio 2024 è positivo e con il fatturato in crescita. Alla 3A di Arborea è stato riconfermato l’intero consiglio di amministrazione con Remigio Sequi ancora alla guida. Il nuovo consiglio di amministrazione è dunque composto anche da Luca Abis, Emanuela Biondo, Pietro Paolo Calvia, Mario Capraro, Stefano Costa, Matteo Panetto, Francesco Passerò e Gianni Schiavon Oggi, mercoledì 16 aprile, l’assemblea dei soci ha esaminato e approvato il documento definitivo e si è proceduto al rinnovo delle cariche sociali che oltre al presidente vedono riconfermato l’intero consiglio di amministrazione. Lo scorso è stato un anno da incorniciare per la Cooperativa allevatori associati Arborea, composta da 146 aziende agricole socie, che con questi risultati mantiene la posizione leader del mercato lattiero-caseario sardo e di terzo attore nazionale nel settore del latte Uht. Ha registrato infatti un fatturato di 244,5 milioni di euro, in crescita del 5 per cento rispetto al 2023 con un segno più di 12,4 milioni. Il tutto è frutto di una produzione di 191 milioni di litri di latte bovino, 10 milioni in più del 2023. I livelli di fatturato e produzione raggiunti risultano particolarmente significativi in un anno in cui la cooperativa ha responsabilmente attenuato gli effetti dell’inflazione assorbendo diversi costi, senza trasferirli al consumatore.

«Il 2024 ha segnato il consolidamento della svolta intrapresa dal 2022, di cui già nel 2023 si sono registrati i primi effetti con un fatturato record e il pieno risanamento. Nel 2024 si è raggiunta una stabilità che ci ha permesso innanzitutto di mantenere una remunerazione al socio in linea con la media nazionale, che nel 2024 è stata mediamente di 0,61 euro per litro IVA inclusa, utile a garantire continuità e fiducia a un intero comparto regionale», ha commentato Remigio Sequi, presidente e amministratore delegato della Cooperativa –. Nel rispetto della transizione verde avviata, abbiamo proceduto con importanti investimenti per migliorare l’efficienza produttiva e consolidare la nostra posizione sui mercati. Questo grazie a un aumento costante negli ultimi anni della produzione di latte e al volume di affari registrato nella penisola che, per il primo anno nella storia della cooperativa, supera il livello regionale».

I risultati del 2024 sono legati, infatti, al consolidamento del mercato regionale e al traino rappresentato dal mercato delle altre regioni italiane che ha inciso per il 53 per cento sul fatturato, segmento in crescita del 13 per cento rispetto al 2023. Nella dinamica positiva dei ricavi, la divisione al consumo cresce di 7 milioni e 800mila euro, il 4 per cento in più rispetto all’anno precedente, grazie in particolare alla famiglia di prodotti latte Uht che ha registrato un aumento di 6 milioni e 900mila euro ovvero il 7 per cento in più rispetto al 2023. Esaminando i risultati della divisione industriale è stato segnato un aumento di 4 milioni e 600mila euro. Nel 2024 la 3A ha investito 30 milioni di euro per il rafforzamento del reparto latteria e un incremento della capacità produttiva complessiva del 20 per cento con le nuove linee Uht ed Esl e per la creazione di un magazzino automatizzato per migliorare del 50 per cento la capacità di stoccaggio delle merci e l’intera catena di produzione preservando la catena del freddo dei prodotti.

«L’obiettivo è garantire la massima qualità dei prodotti e sostenere l’allargamento distributivo dei prodotti lattieri Arborea e Girau sul mercato nazionale», chiarisce la comunicazione dell’azienda seguita all’assemblea dei soci. Sono interventi importanti anche per razionalizzare, migliorare e aumentare le linee produttive, diminuendo gli sfridi cioè i residui di lavorazione, rendendo i processi più fluidi e aumentando al contempo la sicurezza generale dello stabilimento, anche sul fronte manutenzione. «L’intenso lavoro di tutela del comparto con una giusta remunerazione e al tempo stesso di ristrutturazione e rilancio, sia produttivo che commerciale, compiuto in questi anni ha contribuito prima di tutto a fermare le chiusure delle aziende agricole. Si sono poste così le basi di una nuova fase che oggi si traduce in numeri incoraggianti anche per il 2025. Nel primo trimestre siamo già a 1,8 milioni di litri di latte in più – prosegue Remigio Sequi –. Affrontiamo, pertanto, il futuro con fiducia restando focalizzati sulla nostra attività principale, la trasformazione del latte, per una produzione sempre più costante. A guidarci sarà l’impegno a promuovere sviluppo sostenibile, qualità, innovazione ed efficienza, orgogliosi di rappresentare la più importante realtà sarda dell’agroalimentare e una filiera che intendiamo sostenere nel passaggio generazionale, anche attraverso l’ammodernamento e le tecnologie necessarie per il rispetto dell’ambiente e del benessere animale». Tante sono le novità per il 2025 che vedrà il lancio di nuovi prodotti all’insegna della naturalità in linea con le tendenze del benessere psico-fisico e nel rispetto dell’attenzione alla salute per le fasce di consumo più vulnerabili, bambini, giovani e anziani. (michela cuccu)

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