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Cisl nomina la nuova segreteria provinciale, ecco i nomi degli eletti

di Alessandro Mele
Cisl nomina la nuova segreteria provinciale, ecco i nomi degli eletti

«Valutiamo un piano di rilancio per combattere le piaghe dello spopolamento e della disoccupazione»

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Oristano Alessandro Perdisci è stato riconfermato segretario territoriale generale della Cisl di Oristano. È stato eletto dai 62 delegati nel 12esimo congresso provinciale svoltosi a Tramatza, alla presenza, tra gli altri, del segretario nazionale Mattia Pirulli e del segretario regionale Pierluigi Ledda. Insieme a Perdisci nella segreteria provinciale sono stati eletti anche Gonaria Giglio e Marco Boi. Rimarranno in carica per i prossimi quattro anni.

I lavori congressuali sono stati presieduti dal segretario regionale Pierluigi Ledda. Per l’occasione erano presenti diversi amministratori locali del territorio e i rappresentanti di sindacati e associazioni di categoria. Tra gli interventi degli ospiti, quello della sindaca di Tramatza Maria Sebastiana Moro, dell’amministratore della Provincia Battista Ghisu, di Franco Mattana (Uil), di Marco Franceschi (Confartigianato), di Gabriele Chessa (Legacoop), di Mimmo Contu (Fnp), di Sergio Mura, di Marco Boi (Poste) e di Salvatore Usai (Fnp).

Alessandro Perdisci, prima di essere rieletto, ha iniziato la sua relazione di fine mandato ricordando che il 27 aprile la Cisl di Oristano compirà cinquant’anni come struttura autonoma sul piano finanziario ed organizzativo e ribadito che l’impegno di tutti è sempre stato quello di garantire una efficace capacità di rappresentanza dei lavoratori, degli anziani e del territorio, con un bagaglio di sensibilità, conoscenze e progettualità adeguato alle nuove esigenze della società, del mondo del lavoro ed alle sfide di un mondo sempre più interconnesso e condizionante. «In mezzo secolo la Cisl ha saputo sempre rispondere alle esigenze dei cittadini, mantenendo inalterato il proprio Dna allo stato dei tempi – ha detto Perdisci –. Abbiamo parlato delle fragilità di questo territorio, tra le quali la principale è quella dello spopolamento, poi la disoccupazione, la crisi infrastrutturale, la sanità. In conclusione abbiamo fatto una proposta di avviare un piano straordinario di rinascita con risorse concrete che permettano alla nostra provincia di non essere più una provincia di periferia ma al centro delle strategie dell’intera politica regionale».

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