Mal di Ventre senza bagnini, multa salata per il Comune
L’ente si dovrà fare carico della sanzione imposta all’Area marina protetta
Cabras Il Comune dovrà pagare una multa di 1.032 euro che era stata inflitta all’Area Marina Protetta per l’assenza dei cartelli che avvisano che non è attivo il servizio di salvamento a mare nelle spiagge dell’isola di Mal di Ventre. La questione, che ad un comune cittadino apparirà probabilmente surreale, è approdata in consiglio comunale dove, tra le altre cose, si è discusso del riconoscimento di legittimità di un debito fuori bilancio. Il Comune aveva ricorso contro la sanzione con la speranza di vederla revocata e in sua difesa aveva sostenuto l’assenza di titolarità e legittimazione passiva sull’isola di Mal di Ventre, che come è noto è di proprietà privata e appartiene alla Società turistica Cabras.
Il servizio Demanio, patrimonio e autonomie locali di Nuoro, Oristano e Regione Sardegna, tuttavia, ha respinto il ricorso e ha confermato la condanna dell’ente locale al pagamento della multa, procedendo alla notifica di un’ingiunzione di pagamento per la riscossione dell’importo. Questa somma, in base all’attuale ordinamento contabile, sarà ascritta come debito fuori bilancio. Per una questione formale il consiglio comunale ha dovuto votarne la legittimità, dopo il parere favorevole del revisore dei conti dato il 14 aprile scorso.
«L’Area marina protetta ha realizzato in maniera corretta l’installazione della segnaletica che indica l’assenza del servizio di salvamento a mare per tutte le spiagge di Cabras, quindi parliamo di chilometri e chilometri – ha affermato il sindaco Andrea Abis –. Il servizio, che rispetta l’ordinanza della Capitaneria di porto, parte il 1 aprile e termina il 31 ottobre». Attualmente «il Comune, utilizzando la contribuzione della Regione, realizza una serie di attività di salvamento per un massimo di quarantacinque giorni per le spiagge più pericolose: San Giovanni di Sinis, Is Aruttas e una tra Mari Ermi o Maimoni – ha ricordato il sindaco –. Non riusciamo a fare di più, anche se lo scorso anno abbiamo investito circa 10mila euro per attività con le moto d’acqua e l’installazione di corde per il salvamento a mare a San Giovanni di Sinis. Stiamo cercando di migliorare e potenziare un servizio importante».
E conclude: «La sanzione è occorsa per una spiaggia che si raggiunge via mare, per la quale era stata sottovalutata la necessità di piazzare della segnaletica. Dal 2025 introdurremo i cartelli che indicano la mancanza di bagnini anche all’isola di Mal di Ventre». Il consiglio comunale con undici voti favorevoli e due astenuti ha quindi riconosciuto la legittimità del debito fuori bilancio contratto in questo modo e ora l’amministrazione si accinge a provvedere al pagamento.