Il sindaco: «Sulla reggia non ho cambiato idea. Stessa linea di quando ero assessore»
Prosegue la discussione sull’acquisizione del vecchio castello dei giudici d’Arborea in predicato di ospitare la prefettura
Oristano A molti è sembrata un’inversione a U, in realtà non è mai cambiato molto nelle dichiarazioni di Massimiliano Sanna sulla questione della proprietà della reggia dei giudici di Arborea. Andando a ritroso e leggendo tra le vecchie comunicazioni, il primo cittadino si è espresso sulla falsariga di quanto sostenuto nell’ultima sua esternazione. Semmai le sue ultime dichiarazioni segnano un netto distacco rispetto a quanto sostenuto dal suo assessore Ivano Cuccu, che lui stesso aveva inviato alla giornata di presentazione del concorso di idee organizzato dal Demanio che ha già individuato nella Prefettura il prossimo titolare dello storico palazzo medievale per il quale ci sono già 22 milioni di finanziamento disponibili per il restauro. Massimiliano Sanna però ci tiene a rinforzare il concetto espresso ieri, venerdì 18 aprile: «Nell’azione di questa amministrazione non ci sono stati ripensamenti e non abbiamo bocciato il trasferimento della Prefettura».
La precisazione arriva all’indomani dell’invio della nuova richiesta alla Regione affinché questa si adoperi per il trasferimento della titolarità di quello che fu il castello degli Arborea dal Demanio alla stessa Regione. Poi il sindaco insiste: «Ribadisco che il Comune ha sempre sostenuto la necessità di un passaggio al proprio patrimonio dell’antica reggia giudicale, obiettivo da esercitare preliminarmente con il trasferimento della proprietà del bene dal Demanio alla Regione. Il Comune ha più volte sostenuto questa posizione e io, prima da assessore e poi da sindaco, sono stato e sono più che convinto di questa linea che non può prescindere da un adeguato finanziamento. Da qui le mie dichiarazioni e la nuova richiesta alla Regione. Sono però altrettanto convinto che, se lo Stato non intende cedere l’immobile, sia inevitabile pensare a una soluzione alternativa per la salvaguardia del bene e in questo senso ben venga il progetto di recupero funzionale al trasferimento della Prefettura e all’accoglimento in un’ala di attività culturali».
Riassumendo il pensiero di Massimiliano Sanna si potrebbe dire che il Comune ci terrebbe ad avere la reggia, ma solo se avesse a disposizione anche il finanziamento perché altrimenti sarebbe impossibile pensare di gestire il recupero dell’edificio che, anzi, rischierebbe di andare in malora. Allo stesso tempo, il Comune vuole evitare scontri istituzionali ben sapendo che è imprescindibile un’azione della Regione perché si arrivi all’acquisizione del bene. Vero è però che l’amministrazione, in questi anni, spesso non ha agito in maniera convinta o, quando e se l’ha fatto, non ha dato modo di mostrarlo in maniera evidente all’esterno con azioni forti e decise prese di posizioni politiche.