La storia di Umberto Erriu, carabiniere sardo ucciso dalla banda della Uno bianca
Cerimonia di commemorazione a 37 anni dalla tragedia di Castel Maggiore
Oristano Nei giardini pubblici di via Messina, si è svolta una cerimonia solenne in ricordo del carabiniere Umberto Erriu, a 37 anni dalla sua tragica uccisione avvenuta il 20 aprile 1988 in un agguato organizzato feroce organizzazione criminale nota come banda della Uno bianca. Il militare è insignito della medaglia d’oro al valor civile e della medaglia d’oro quale vittima del terrorismo “alla Memoria”.
Nato a Oristano il 21 gennaio 1964, Umberto Erriu era studente brillante e atleta promettente, mezzofondista di valore che si allenava ogni giorno nel campo sportivo della sua città. Umberto si era arruolato nell’Arma nel 1984 e prestava servizio, prima presso il centro sportivo carabinieri di Bologna, poi al secondo Battaglione Liguria di Genova e infine alla stazione carabinieri di Castel Maggiore.
La sera del 20 aprile 1988, mentre svolgeva un servizio di pattuglia insieme a Cataldo Stasi, notò anche lui tre uomini sospetti a bordo di una Fiat Uno bianca parcheggiata vicino alla Coop di via Gramsci a Castel Maggiore. Durante il tentativo di controllo, i due carabinieri furono travolti da una pioggia di fuoco: un attacco brutale e premeditato che li colse di sorpresa. Nonostante le gravi ferite, entrambi cercarono di reagire, ma caddero sotto i colpi, vittime di un’esecuzione spietata. In sua memoria, portano il suo nome la stazione dei carabinieri di Simaxis, la compagnia e la stazione di Molinella, e le sezioni dell’Associazione nazionale carabinieri di Oristano e Quartu Sant’Elena. Nei giardini pubblici di via Messina, intitolati a lui, sorge anche un cippo commemorativo.
«Umberto Erriu quel giorno cadde mentre faceva il suo dovere per gli italiani: serviva il suo Paese per portare giustizia – ha commentato il comandante provinciale dei carabinieri di Oristano, Steven Chenet –. Ricordarlo ancora dopo 37 anni, significa riaffermare l’importanza di valori come il sacrificio, il coraggio, la legalità. E farne esempio vivo per le nuove generazioni». Alla cerimonia hanno preso parte autorità civili e militari e i familiari di Umberto Erriu.