Le cipolle di Banari, profumate e deliziose
Il segreto i terreni argillosi e ricchi di trachite rosa scelti per coltivarle
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Enormi, dorate, profumate. Sono le cipolle di Banari. Dipinte in mille quadri dal pittore Giuseppe Carta ora le ha scoperte anche la ristorazione di qualità. Nel paesino del Mejlogu le coltivano da sempre e in passato hanno costituito un alimento prezioso per contrastare i borbottii dello stomaco orfano di proteine e carboidrati. Qualcuno sostiene che, un tempo, perfino le teste dei banaresi fossero a forma di cipolloni locali. Il segreto di tanta bontà? Sicuramente la varietà, ma anche i terreni argillosi e ricchi di trachite rosa, scelti per coltivarle. Chissà? Di fatto, anche se altri paesi ritengono di coltivare cipolle deliziose (da Bonnanaro a Perfugas) quelle di Banari hanno una marcia in più. Provare per credere, anche aggiungendole crude e a rondelle in una insalata di pomodori o lessate con fagiolini verdi e patate, prima di condire il tutto con un pizzico di sale, olio extravergine di oliva e qualche goccia di aceto buono di Vernaccia. Spesso si mettevano nel forno ancora caldo del pane appena fatto. Cipolle, un po' di sale e un goccio d'olio. Oppure con le patate. Che profumi: bastava aprire in due una focaccia e imbottirla con le cipolle (eventualmente con patate) appena sfornate. Ma la fantasia popolare negli anni e nei secoli ha trovato partner sempre diversi per sua maestà la cipolla: insieme alla carne macinata per farcire le melanzane o le zucchine. Ma il più classico dei piatti era «la cipollata». Proprio nei giorni scorsi tutti quei piatti sono stati riproposti nella piazza di Banari nella rinata sagra che organizzano con successo da anni, insieme all'amministrazione comunale, Maria Fiore (079.826084) e Pasquale Falchi (079.826276). Fino a qualche anno fa nel paese si teneva un concorso dedicato alla cipolla di Banari. Quante ricette e quanta fantasia: con le verdure, in zuppa (alla maniera francese) e perfino con la frutta (una insalata di arance con cipolle a rondelle e noci: una delizia).