La Nuova Sardegna

Diocesi, i nuovi parroci

Mario Girau
Il quartiere di San Benedetto dove ha sede la parrocchia di Santa Lucia
Il quartiere di San Benedetto dove ha sede la parrocchia di Santa Lucia

Primo giro di trasferimenti nella parrocchia di Santa Lucia a Cagliari e a Settimo San Pietro

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 CAGLIARI. Comincia il primo giro di trasferimenti per i parroci della diocesi. Il giorno di Ferragosto l'arcivescovo ha nominato don Massimo Noli nuovo responsabile della parrocchia cagliaritana di Santa Lucia (quartiere San Benedetto) e don Elenio Abis parroco della chiesa di Settimo San Pietro. Altri cambiamenti sono previsti nei prossimi mesi e interesseranno anche i sacerdoti ultrasettantacinquenni. Dopo 52 anni di pastorale parrocchiale, di cui 21 nella chiesa di via Fais, monsignor Pietro Meledina si ritira nella sua Quartu Sant'Elena, dove è nato 80 anni fa, per la meritata pensione del clero. «La mia parte l'ho fatta - dice il sacerdote - ora è giusto passare il testimone a un prete più giovane, don Massimo Noli, molto bravo ed entusiasta come deve essere un uomo che sa di doversi dedicare completamente alla chiesa: ai parrocchiani, ai giovani, alla catechesi, alle famiglie». Don Meledina, sacerdote sportivo, gran nuotatore ed esperto di calcio, cappellano del Papa, è stato per due anni vice parroco a Sestu, tre anni a Pirri. Parroco a Castiadas (4 anni), Elmas (16), Selargius (6) e Santa Lucia (21). "Don Tuccio", come lo chiamano i preti, ha maturato negli ultimi mesi la decisione di lasciare la parrocchia informandone monsignor Giuseppe Mani. Al suo rientro dalla Terra santa, nello scorso luglio, l'arcivescovo ha definito la procedura di trasferimento, che, quando interessa due parroci, coinvolge, come in questo caso, almeno tre persone. Mani, infatti, ha dovuto trovare il sostituto di don Noli (47 anni) nella parrocchia di Settimo San Pietro. A questo incarico il presule ha destinato don Elenio Abis (30 anni), diventato sacerdote tre anni fa. I prossimi trasferimenti, nei mesi di settembre e ottobre, coinvolgeranno non solo alcuni giovani preti che stanno completando gli studi a Roma e rientreranno in diocesi entro l'anno, ma anche parroci di lungo corso. Soprattutto over 75, limite anagrafico insuperabile per i vescovi, obbligati a presentare al Papa le dimissioni, ma non per i sacerdoti dal Codice di diritto canonico solo invitati a rinunciare alla parrocchia. In questa situazione di anzianità si trovano Guido Palmas (81 anni, parroco a Suelli), Elvio Madeddu (81, San Lucifero), Gavino Pala (79, San Carlo Borromeo), Tonio Tagliaferri (79, Santo Stefano di Quartu) e Bruno Pittau (75, Serramanna). Vista la penuria di sacerdoti, non è improbabile che l'arcivescovo chieda ad alcuni, o a tutti, di rimanere al loro posto.