La Nuova Sardegna

Decarbonizzazione, convocato il tavolo a Roma

Decarbonizzazione, convocato il tavolo a Roma

Previsto il 31 gennaio al ministero dello sviluppo economico. Forse ancora esclusa Confindustria

25 gennaio 2020
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CAGLIARI. Il tavolo per dire addio al carbone anche in Sardegna è stato riconvocato. Sarà fra una settimana, venerdì, al ministero dello sviluppo economico, come fa sapere la sottosegretaria Alessandra Todde, che lo presiederà. Ma c’è subito un mistero, anche stavolta non dovrebbe essere presente la Confidustria. Dopo essere stata esclusa dalla prima riunione, tra l’altro fra mille polemiche, l’associazione delle imprese non sarebbe stata inserita dal Governo neanche nell’ultimo elenco ufficiale degli inviati al nuovo vertice. Non dovrebbe esserci, perché pare che il ministero ci abbia ripensato e stia per spedire una seconda lettera di convocazione per evitare che si ripeta l’incidente diplomatico. In attesa, di altre possibili sollevazioni degli industriali, al tavolo ci saranno la Regione, con l’assessore Anita Pili, i Comuni di Portoscuso, Sassari e Porto Torres, i tre territori dove sono ancora presenti le centrali a carbone, i sindacalisti, le aziende che producono energia, ad esempio Terna, e gli ambientalisti da Legambiente a Greenpeace, passando per il Wwf e Italia Nostra.

L’ordine del giorno. Stando alla lettera di convocazione, la riunione dovrebbe essere operativa. Al centro del tavolo ci sarà soprattutto il nuovo Piano energetico, che a dicembre l’Italia ha inviato all’Europa. È un Piano molto diverso rispetto al passato, almeno per quanto riguarda la Sardegna. Perché se nella vecchia bozza, era esclusa di fatto dalla rete nazionale del metano, ora – all’indomani delle correzioni imposte dalle Regioni– è entrata a far parte della stessa rete a tutti gli effetti. Perché – com’è scritto nel Piano – «la decarbonizzazione entro il 2025, come vuole l’Europa, per l’Italia sarà possibile solo se anche la Sardegna farà parte del progetto». Quindi, è proprio questa la novità di cui dovrà occuparsi il tavolo nella riunione della settimana prossima. Conquistata la certezza che il metano arriverà nel giro di pochi anni, restano aperti altri due casi: il problema delle tariffe e quello della costruzione o meno della dorsale per la distribuzione del gas in tutti i Comuni. E sono due temi su cui di sicuro il tavolo si accenderà.

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