La Nuova Sardegna

Accordo a Teulada: turisti nel poligono

Accordo a Teulada: turisti nel poligono

Firmato il protocollo d’intesa tra l’esercito e il Comune   Aperti al pubblico alcuni degli arenili dell’area militare 

13 giugno 2020
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TEULADA. Erano i paradisi vietati del Basso Sulcis, gli angoli di eden con le stellette a cui non si poteva accedere. Da ieri, però, i divieti sono caduti. Come era già successo lo scorso anno. È stato infatti rinnovato il protocollo d’intesa tra il comune di Teulada e il Comando del primo reggimento corazzato che permette l’accesso ai bagnanti ad alcune spiagge che fanno parte del poligono di Teulada .

Anche quest’anno, quindi, le spiagge di “s'Ortixeddu”, nota anche come “spiaggia degli Americani”, e una parte della spiaggia “Is Arenas Biancas” famosa in tutta la Sardegna per le sue dune di sabbia finissima e bianchissima, entrambe mappate all’interno del Poligono militare di Teulada, saranno accessibili a tutti per la balneazione. Sono questi i termini dell’accordo firmato ieri dal sindaco di Teulada, Daniele Serra, e dal Comandante del primo reggimento corazzato, il colonnello Carlo Colaneri, negli uffici della caserma “S.Pisano”. Nell’accordo rientrano anche alcune aree demaniali che potranno essere destinate alle attività turistiche, o sociali, in tutto l’arenile di Porto Tramatzu, una delle spiagge più suggestive della zona. Gli sbarchi simulati e le attività di addestramento del poligono di Capo Teulada lasceranno spazio ai tuffi, alle nuotate e alle sessioni di abbronzatura di chi deciderà di raggiungere le tre spiagge del Sulcis. Una piccola concessione temporanea che lima le differenze tra le esigenze della popolazione e la destinazione d’uso di un poligono immenso, che occupa circa 7mila ettari e che per estensione è il secondo in Europa.

Una presenza che, soprattutto negli ultimi anni, è stata tollerata a fatica da tanti sardi che hanno chiesto più volte le chiusura del poligono e, soprattutto, la bonifica delle aree interessate dalle esercitazioni a fuoco. Un pacchetto di richieste che si conclude con la restituzione della terre occupate ormai dalla metà degli anni ’50, quando il poligono era stato istituito a seguito degli accordi conclusi con la Nato. Ora arriva la temporanea apertura delle spiagge che, in ogni caso, è limitata al periodo estivo. (c.z.)

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