La Nuova Sardegna

La visita

Papa Francesco e la Sardegna, un legame nel nome della Madonna di Bonaria

di Mario Girau
Papa Francesco e la Sardegna, un legame nel nome della Madonna di Bonaria

Il viaggio del vescovo di Roma a Cagliari fu il secondo del suo pontificato

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Cagliari Un feeling naturale – «una fratellanza», la chiamò l’argentino Jorge Mario Bergoglio appena eletto – ha unito fin da subito papa Francesco alla Sardegna. Nel nome della Madonna di Bonaria, patrona dell’isola. Il motivo lo rivelò il 15 maggio 2013 lo stesso Pontefice venuto «dalla fine del mondo».

Città sorelle «Una fratellanza per un storia antica», che risale al 3 febbraio 1536, al momento della fondazione della città di Buenos Aires. Il fondatore, Pedro de Mendoza, voleva nominarla «Città della Santissima Trinità», ma – raccontò il Papa davanti a migliaia di fedeli presenti all’udienza generale del mercoledì, tra loro anche alcune centinaia di persone provenienti dalla Sardegna, a Roma per accompagnare in pellegrinaggio i vescovi isolani nella visita ad limina – «i marinai che lo avevano portato laggiù erano sardi e loro volevano che si chiamasse “Città della Madonna di Bonaria”. Vi fu una disputa fra di essi e alla fine hanno trovato un compromesso, così che il nome della Città risultò lungo: «Città della Santissima Trinità e Porto di Nostra Signora di Bonaria». Ma essendo tanto lungo, sono rimaste le due ultime parole: Bonaria, Buenos Aires, in ricordo della vostra icona della Madonna di Bonaria».

In quell’occasione il nuovo Papa comunicò il suo desiderio di visitare il santuario di Cagliari, «quasi sicuramente nel mese di settembre».

La visita L’origine del viaggio papale in Sardegna è avvenuta in tempi non sospetti, quando nessuno poteva immaginare un Papa argentino. «Nel febbraio del 2013 – ricorda il cardinale Arrigo Miglio dal 2012 al 2019 arcivescovo di Cagliari – dalla città di Buenos Aires era giunta alla Regione la richiesta di avere una statua della Madonna di Bonaria da collocare nella sede della polizia municipale della capitale argentina. Un mese dopo, con l’elezione di Papa Francesco, fu naturale pensare di far benedire la statua proprio dal nuovo Sommo Pontefice e nell’inviargli il saluto orante della città che custodisce l’immagine mariana, esprimevamo il desiderio di averlo pellegrino, appena possibile, al santuario della Patrona della Sardegna».

Papa Francesco quel 15 maggio benedisse la statua da portare a Buenos Aires, trasporto avvenuto nel giugno successivo, e annunciò l’intenzione di recarsi nella nostra isola.

La statuetta Intanto i vescovi sardi avevano saputo che il Papa avrebbe desiderato anche per il suo appartamento, nella residenza di “Santa Marta”, una statua, più piccola, della Madonna di Bonaria. Telefonata immediata al convento dei mercedari sardi e padre Giovannino Tolu, rettore del santuario, prese il primo volo utile per Roma con in valigia un simulacro più piccolo della Madonna venuta dal mare. Il 17 maggio 2013, quando vennero ricevuti per la “visita ad limina”, i vescovi sardi consegnarono la venerata statua al Papa, che comunica la data del suo viaggio in terra sarda: 22 settembre 2013. Il secondo viaggio in Italia, il primo l’8 luglio 2013, a Lampedusa per incontrare gli immigrati, «sopravvissuti del mare».

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