Quindici Tir di solidarietà per allevatori e aziende
di Piero Marongiu
Sinergia con Coldiretti: tonnellate di foraggio e mangime nel Montiferru
14 agosto 2021
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SANTU LUSSURGIU. Sul ponte della solidarietà che si è creato subito dopo i roghi che hanno devastato il Montiferru e ridotto in cenere oltre 20 mila ettari di territorio, ieri sono transitati 15 Tir della Croce Rossa italiana: erano carichi di foraggio e mangimi destinati agli allevatori dei Comuni di Santu Lussurgiu, Scano di Montiferro, Trasnuraghes e Usellus, donati da aziende di Piemonte, Toscana, Lazio, Campania e Abruzzo. A chiedere l’intervento della Cri per distribuire gli aiuti è stata la Coldiretti nazionale. Ma l’operazione è stata resa possibile anche grazie al sostegno della polizia di Stato e della direzione marittima di Olbia. Una mobilitazione generale che in pochi giorni ha consentito di raccogliere circa 200 tonnellate di fieno, oltre 500 rotoballe, più diversi pallet di mangime per gli animali.
I 15 bilici si sono ritrovati a Marina di Massa giovedì e da lì hanno proseguiti per il porto di Livorno dove si sono imbarcarti, gratuitamente, su un traghetto della Grimaldi Lines diretto a Olbia. Al Caip di Abbasanta gli automezzi sono arrivati venerdì a tarda notte e ieri mattina, subito dopo le otto, scortati dalla polizia stradale di Oristano e Macomer, sono ripartiti per le destinazioni finali. Ad attenderli c’era il personale incaricato della raccolta e successiva distribuzione.
«Siamo stati vicini alla Sardegna, colpita dai devastanti roghi delle settimane scorse, sin dalle prime ore – sottolinea Francesco Rocca, presidente della Cri e della Federazione internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (Ifrc) – grazie ai nostri volontari sul territorio. E non intendiamo lasciarla adesso, nella delicata fase di ricostruzione. Queste consegne sono un piccolo ma concreto aiuto ai tantissimi allevatori in difficoltà che la Croce Rossa non intende abbandonare». Il ghilarzese Ignazio Schintu, direttore nazionale delle emergenze e dei soccorsi Cri: «Svolgiamo interventi in favore delle comunità colpite da questo genere di eventi, e anche più tragici. In questo caso siamo stati contattati dalle Regioni che hanno chiesto un supporto per aiutare la Sardegna e quello odierno è stato il risultato finale».
Ma la macchina della solidarietà attivata dalla Croce Rossa non si limita alla consegna odierna. «La nostra federazione internazionale – spiega Schintu – sta contribuendo all’emergenza anche con una donazione di 200 mila euro destinata alle amministrazioni colpite dagli incendi. I fondi saranno concessi attraverso un accordo stipulato con Coldiretti. Un’altra parte di quell’importo sarà destinata all’acquisto di mangimi e alle famiglie sotto forma di voucher, soldi che potranno essere impiegati per la ricostruzione delle aziende danneggiate dal fuoco».
Altri progetti saranno finanziati, sempre attraverso la Croce Rossa, con fondi, e aiuti che arriveranno da grandi sostenitori nazionali e internazionali. «L’importante – dice Sergio Piredda, presidente Cri Sardegna – è che gli aiuti arrivino alle persone giuste e al momento giusto. Per questo abbiamo fatto riferimento ai coltivatori diretti, che ci hanno indicato dove portare gli aiuti. C’è stata anche un’interlocuzione con i sindaci, con i quali si è stabilita una efficace collaborazione che ha portato al risultato raggiunto oggi. Tra le istituzioni, Caip di Abbasanta, polizia stradale e amministrazioni locali, si è creata la giusta sinergia e questo ha fatto sì che tutto si svolgesse nel miglior modo possibile».
Gli allevatori, e non solo, ringraziano quanti si sono attivati concretamente per sostenerli in questo momento di difficoltà, tuttavia non nascondono il malumore verso la politica, regionale e nazionale, rea di non fare abbastanza sotto il profilo della prevenzione e verso la macchina dei soccorsi, secondo molti lenta e poco efficace.
I 15 bilici si sono ritrovati a Marina di Massa giovedì e da lì hanno proseguiti per il porto di Livorno dove si sono imbarcarti, gratuitamente, su un traghetto della Grimaldi Lines diretto a Olbia. Al Caip di Abbasanta gli automezzi sono arrivati venerdì a tarda notte e ieri mattina, subito dopo le otto, scortati dalla polizia stradale di Oristano e Macomer, sono ripartiti per le destinazioni finali. Ad attenderli c’era il personale incaricato della raccolta e successiva distribuzione.
«Siamo stati vicini alla Sardegna, colpita dai devastanti roghi delle settimane scorse, sin dalle prime ore – sottolinea Francesco Rocca, presidente della Cri e della Federazione internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (Ifrc) – grazie ai nostri volontari sul territorio. E non intendiamo lasciarla adesso, nella delicata fase di ricostruzione. Queste consegne sono un piccolo ma concreto aiuto ai tantissimi allevatori in difficoltà che la Croce Rossa non intende abbandonare». Il ghilarzese Ignazio Schintu, direttore nazionale delle emergenze e dei soccorsi Cri: «Svolgiamo interventi in favore delle comunità colpite da questo genere di eventi, e anche più tragici. In questo caso siamo stati contattati dalle Regioni che hanno chiesto un supporto per aiutare la Sardegna e quello odierno è stato il risultato finale».
Ma la macchina della solidarietà attivata dalla Croce Rossa non si limita alla consegna odierna. «La nostra federazione internazionale – spiega Schintu – sta contribuendo all’emergenza anche con una donazione di 200 mila euro destinata alle amministrazioni colpite dagli incendi. I fondi saranno concessi attraverso un accordo stipulato con Coldiretti. Un’altra parte di quell’importo sarà destinata all’acquisto di mangimi e alle famiglie sotto forma di voucher, soldi che potranno essere impiegati per la ricostruzione delle aziende danneggiate dal fuoco».
Altri progetti saranno finanziati, sempre attraverso la Croce Rossa, con fondi, e aiuti che arriveranno da grandi sostenitori nazionali e internazionali. «L’importante – dice Sergio Piredda, presidente Cri Sardegna – è che gli aiuti arrivino alle persone giuste e al momento giusto. Per questo abbiamo fatto riferimento ai coltivatori diretti, che ci hanno indicato dove portare gli aiuti. C’è stata anche un’interlocuzione con i sindaci, con i quali si è stabilita una efficace collaborazione che ha portato al risultato raggiunto oggi. Tra le istituzioni, Caip di Abbasanta, polizia stradale e amministrazioni locali, si è creata la giusta sinergia e questo ha fatto sì che tutto si svolgesse nel miglior modo possibile».
Gli allevatori, e non solo, ringraziano quanti si sono attivati concretamente per sostenerli in questo momento di difficoltà, tuttavia non nascondono il malumore verso la politica, regionale e nazionale, rea di non fare abbastanza sotto il profilo della prevenzione e verso la macchina dei soccorsi, secondo molti lenta e poco efficace.