È la storia di Myra e Artem, gemellini di quattro anni. Sono fra i venticinque piccoli profughi che l’operazione «Mamma mia» ha preso in carico e ora protegge. Lo fa dall’altro giorno, dopo uno scambio sigarette-bambini, assurdo ma necessario, alla frontiera fra l’Ucraina e la Moldavia. Soprattutto alla fine di una lunga, estenuante, e a tratti drammatica, trattativa con alcuni poliziotti di confine, che purtroppo al posto del cuore hanno solo un distintivo di latta e niente più. Tutti e ventisette i piccoli profughi sono fuggiti dalla guerra, scoppiata ventun giorni fa, a pochi metri dalla loro casa famiglia, a Odessa. Per oggi 15 marzo l'arrivo a Cagliari.
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