La Nuova Sardegna

Col T-Link un’opportunità per i giovani laureati sardi

Giuseppe Centore
Col T-Link un’opportunità per i giovani laureati sardi

Corsi dedicati e alla fine del master il possibile ingresso in azienda

24 aprile 2022
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CAGLIARI. Il progetto infrastrutturale energetico più importante, impegnativo e costoso del decennio, il Tyrrhenian Link, avrà un Lab dedicato, destinato ai giovani universitari delle tre città nei cui territori approderà il cavo sottomarino: Cagliari, Palermo e Salerno.

Terna, l’operatore di trasmissione della rete ad alta tensione del paese, promotore e realizzatore del cavo che collegherà Sardegna, Sicilia e Campania, ha deciso di lanciare - dopo aver completato il confronto con i territori - il Tyrrhenian Lab investendo sullo sviluppo di competenze specializzate per affrontare la transizione energetica, facilitandone il processo e velocizzandone l’avanzamento. Terna istituirà, in collaborazione con le Università dei tre capoluoghi un centro di eccellenza investendo 100 milioni di euro nei prossimi cinque anni. «Il Tyrrhenian Lab ci permetterà di perseguire tre obiettivi cruciali per accelerare il processo di transizione energetica: investire sui giovani, accrescere le nostre competenze specialistiche e valorizzare i territori», dichiara Stefano Donnarumma, amministratore delegato di Terna. Tra l’autunno del 2022 e il 2025 Terna prevede la formazione di più di 150 figure di elevata professionalità alle quali sarà erogato un master universitario di 12 mesi incentrato sullo sviluppo di competenze tecnologiche e strategiche nel mondo del power system, funzionali alla trasformazione digitale e alla transizione energetica del sistema Paese. Fra le materie oggetto di studio ci saranno: mercato elettrico, internet delle cose, sistemi di analisi, monitoraggio, elaborazione e gestione dati di sistemi complessi. L’obiettivo del Tyrrhenian Lab è creare una struttura organica nella quale, a pieno regime, lavoreranno almeno 200 persone con un indotto di 1000 ulteriori professionisti coinvolti. Oltre ai corsi gestiti dai docenti delle università coinvolte, gli studenti avranno anche l’opportunità di seguire lezioni tenute direttamente da manager e tecnici di Terna. I corsi, organizzati in collaborazione con gli atenei locali, prevedono una forte commistione tra studio in aula ed esperienza sul campo. Gli studenti avranno l’opportunità di intraprendere un periodo di stage e formazione in Terna. Gli studenti, completati i 12 mesi di master, potranno essere assunti nelle rispettive sedi territoriali Terna delle tre città, tornando così nei propri luoghi di origine. Appena partiranno i primi master del Tyrrhenian Lab, l’azienda metterà a disposizione una sede dedicata a Cagliari, Salerno e Palermo, organizzata con modalità innovative e dotate di strumentazione altamente tecnologica. L’obiettivo finale di Terna è coinvolgere e valorizzare il più possibile i territori sviluppando anche sinergie e partnership con centri di ricerca, start-up e incubatori locali.

Nei giorni scorsi Terna ha incontrato anche i sindaci dei comuni del cagliaritano interessati alla tratta sarda del progetto che prevede la “partenza” del cavo della stazione Terna di Selargius e passando a lato della statale 125 sino a Terra Mala, l’ingresso della condotta contenente il cavo bipolare e bidirezionale nel golfo di Cagliari da cui poi si dirigerà verso la Sicilia, primo approdo. Il T-link costerà non meno di 3,7 miliardi di euro coinvolgendo nella realizzazione dell’opera circa 250 imprese. La nuova infrastruttura, proposta da Terna e voluta dal Governo, consentirà una maggiore integrazione tra le diverse zone di produzione energetica del paese, migliorando l’utilizzo dell’energia prodotta dalle rinnovabili, a sud, destinate per lo più a nord. Il Tyrrhenian Link avrà un ruolo decisivo nel miglioramento dell’affidabilità della rete e dell’intero sistema elettrico contribuendo alla sicurezza e all’adeguatezza del sistema elettrico L’opera sarà a regime nella sua interezza nel 2028, ma il primo cavo – quello relativo al ramo est Sicilia-Campania – sarà operativo già a partire dalla fine del 2025.

Il ramo sardo arriverà dopo e solo da quella data si potranno spegnere in sicurezza le due centrali a carbone presenti in Sardegna.

Nell’incontro con Terna i sindaci si sono dichiarati unanimemente a favore dell’opera, criticando per quello che definiscono essere stato uno «scarso confronto» con la Regione. Terna conta di completare l’intero processo autorizzativo entro l’autunno.

@gcentore. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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