Violenza sessuale sui minori, i casi cresciuti del 40% in un anno
In aumento i reati nei confronti degli under 18, soprattutto verso il genere femminile. La garante Puligheddu: «Situazione allarmante, stiamo attenti ai segnali di disagio»
Sassari Minori sempre più nel mirino, vittime di violenze, abusi, maltrattamenti da parte di chi al contrario dovrebbe proteggerli. Un aumento preoccupante di reati che vedono vittime bambini e ragazzini, soprattutto le femmine. Non a caso il dossier “indifesa” curato dalla Fondazione Terres de hommes e contenente i dati forniti dalla direzione centrale della Polizia criminale, è stato diffuso a pochi giorni dalla Giornata mondiale delle bambine e delle ragazze che si celebra l’11 ottobre. Ovunque in Italia si assiste a una crescita di questo tipo di reati, con una aumento del 10% e quasi 7mila casi in totale. con la Sardegna che non fa eccezione e mette in luce una situazione allarmante.
Minori a rischio Nell’isola sono stati commessi nel 2022 162 reati, il 4% in più rispetto al 2021, con un aumento particolarmente rilevante dei casi di violenza sessuale nei confronti di under 18: sono stati 21, il 40% in più rispetto all’anno precedente e nel 95% degli episodi la vittima è di sesso femminile. Crescono anche i casi di violenza sessuale aggravata (23, la pornografia minorile e l’abuso di mezzi di correzione o disciplina: erano 5 e sono diventati 10. In fortissimo aumento anche l’abbandono di persone minori o incapaci: 16 le vittime minorenni, la metà sono femmine. In termini numerici, il reato più diffuso nei confronti di under 18 resta quello di maltrattamenti di familiari e conviventi, con 58 casi denunciati. Numeri che fanno riflettere e che sollecitano una attenzione maggiore da parte di chi ha il compito di vigilare e prestare ascolto ai segnali di disagio.
Attenzione ai segnali È questo l’appello da parte della garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza Carla Puligheddu: «A tutte le agenzie educative chiedo la massima attenzione ai segnali di disagio che spesso emergono da comportamenti problematici, alle ferite nei corpi dei minori, procurate per reagire ad un dolore profondo, al senso di vergogna e umiliazione che faticano a gestire». La Garante si dice rattristata ma non stupita dalla lettura dei dati contenuti nel dossier «che riflettono la difficile condizione delle persone di minore età nell’isola e che confermano quanto ho potuto personalmente constatare in più occasioni, durante i miei primi sette mesi di mandato, avendo privilegiato la visita presso strutture di accoglienza di minori allontanati dalla famiglia». Si tratta di vittime di abusi, «di minori feriti nella dignità« che cercano di superare i traumi subìti, gli stessi traumi che tanti altri ragazzini si portano dentro e che emergono solo attraverso segnali piccoli e grandi che bisogna essere attenti a cogliere per portare via la ragazzina o il ragazzino da un contesto violento, per salvarlo prima che ne siano devastati. Questa è la strada: attivare una rete che coinvolga in primis la scuola per portare alla luce situazioni di abusi. Senza mai minimizzare o, peggio ancora, girare la faccia dall’altra parte. «Terres des hommes – continua carla Puligheddu – presenta una indagine agghiacciante. Il dato sui 10 anni è pesante come un macigno: dal 2012 al 2022 c’è stato un incremento del 34% dei reati contro i minori, con la crescita del 54% delle violenze sessuali e un’incidenza del 95% di vittime di sesso femminile. Bambine e ragazzine sempre più indifese, sempre più da proteggere».