La Nuova Sardegna

Il crollo della fede

La fuga dei cattolici: nell'isola il record degli sbattezzati

di Salvatore Santoni
La fuga dei cattolici: nell'isola il record degli sbattezzati

Le stime dell’Unione atei: Sardegna prima in Italia. Gli abbandoni sono raccolti in una mappa sul web

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Sassari Nell’isola c’è un esercito di pecorelle in fuga alla Chiesa. Come? Sbattezzandosi. Secondo le stime dell’Unione degli atei e degli agnostici razionalisti (Uaar) gli ex cattolici che hanno chiesto di annotare sui registri parrocchiali la volontà di abbandonare la Chiesa sono un mucchio: circa 10mila. Un dato choc che però non combacia con i numeri e le dichiarazioni che escono dalle diocesi.

I numeri La prima cosa di cui tenere conto sui numeri degli sbattezzati è che quelli reali si possono trovare soltanto all’interno delle parrocchie, nei registri di battesimo. Dalla diocesi di Oristano, l’unica che ha i dati complessivi, fanno sapere che su 130mila abitanti contano 90 sbattezzati accertati. Proiettando questi numeri su base regionale significa che dovrebbero essere all’incirca 1000 i sardi sbattezzati. Alla Uaar la pensano diversamente. «Le nostre stime indicano in almeno 100mila il numero degli sbattezzati in Italia – riprende il presidente dell’Uaar – ma è chiaro che quelli che si son presi la briga di caricare sul sito la certificazione sono molti di meno. In generale, è ragionevole pensare che i numeri sulla mappa online siano di due ordini di grandezza inferiore. Quindi, se nell’isola contiamo 106 sbattezzati registrati sulla nostra piattaforma, significa che in realtà sono circa 10mila».

Nei territori Sulla mappa di sbattezzati.it la prima provincia per numero di ex cattolici in Sardegna (15esima a livello nazionale) è Cagliari con 38 sbattezzati. A seguire il Sud Sardegna con 32 (22esima); Sassari con 22 (47esima); Oristano con 9 (68esima); Nuoro con 5 (107esima). Questo accade per quanto riguarda i valori assoluti. Ma se si guarda al dato della densità, cioè il numero di sbattezzati per milione di abitanti, in testa alla classifica nazionale c’è il Sud Sardegna con 94 sbattezzati per milione di abitanti.

La mappa Ora l’associazione non organizza più banchetti nelle piazze: con l’avvento di internet non ha più tanto senso. Dietro a un monitor e una tastiera riescono a intercettare una platea più ampia. E così è nato il primo sito dedicato, sbattezzati.it, che spiega come diventare apostata in poche mosse. La piattaforma esiste da molti anni, ma di recente è stata ristrutturata e arricchita di numeri e riferimenti. «Abbiamo quotidianamente richieste di aiuto per capire come fare a scappare dalla Chiesa – riprende Grendene – spesso capita che qualche parroco non sia solerte nell’annotazione nei registri e quindi la nostra indicazione è di inviare un sollecito via mail alla diocesi di competenza, di norma questo risolve il problema».

In crescendo Gli sbattezzi non sono una novità recente per l’isola, già il 25 ottobre 2008 l’associazione organizzò uno “sbattezzo day” in cui Cagliari fece registrare 100 adesioni in poche ore. «Nell’isola ci sono realtà dove il senso di condizionamento religioso è forte e la reazione di molti è, appunto, sbattezzarsi – spiega ancora il presidente dell’Uaar –. E poi ci sono stati dei momenti, come nel periodo della nota del Vaticano per il ddl Zan, in cui abbiano notato che le visite sulla nostra piattaforma sono aumentate di più di mille volte il normale».

Le conseguenze Lasciare la Chiesa in malo modo ha delle conseguenze. Sbattezzarsi comporta, infatti, l’esclusione dall’incarico di padrino/madrina per il battesimo e la cresima, la necessità della licenza dell’ordinario del luogo per l’ammissione al matrimonio canonico, la privazione delle esequie ecclesiastiche in mancanza di segni di pentimento e l’esclusione dai sacramenti e dai sacramentali.
 

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