La Nuova Sardegna

Trasporti

I passeggeri del treno per Olbia in viaggio stretti come sardine

I passeggeri del treno per Olbia in viaggio stretti come sardine

I posti a sedere erano già esauriti al momento della partenza da Cagliari

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Sassari La storia si ripete, anche se questa volta i disservizi sono rimasti confinati ai primi novanta chilometri della tratta ferroviaria tra Cagliari e Olbia. L’antefatto, però, sembra ricalcare perfettamente quanto accaduto il 10 dicembre, al termine del ponte dell’Immacolata, sul treno che da Olbia viaggiava stracolmo verso Cagliari.

Ieri, infatti, i viaggiatori che hanno scelto il treno diretto delle 16.30 (segnato come “veloce” nelle tabelle di Trenitalia nonostante impieghi tre ore e mezza a coprire la tratta) è partito dal Capoluogo già carico di passeggeri, senza che a bordo ci fossero posti liberi. Tutti i passeggeri saliti successivamente, tra cui quelli che hanno preso il treno all’aeroporto di Elmas, sono stati costretti a viaggiare in piedi. La situazione è peggiorata sino al picco registrato a San Gavino. Poi, per fortuna, una volta che il convoglio a raggiunto la stazione di Oristano, la situazione si è normalizzata. L’alta percentuale di passeggeri oristanesi ha dunque permesso che il viaggio si concludesse senza problemi di affollamento e, tra l’altro, in perfetto orario. Il rischio che potesse accadere quello che si è visto il 10 dicembre, però, è stato alto ed è possibile che anche oggi si ripetano gli stessi problemi.

«Soprattutto nei fine settimana ed in alcuni periodi dell’anno c’è la necessità che aumentino i posti messi fino ad ora da Trenitalia – dice Arnaldo Boeddu, segretario regionale della Filt Cgil –. Questa volta, il disservizio non è dovuto a guasti del convoglio che, sia ben inteso, possono capitare, ma ad una programmazione sbagliata della domanda. La regione dovrebbe aggiornare il contratto di servizio stipulato con Trenitalia in maniera che il vettore possa aumentare le frequenze ed il numero dei posti. Con gli strumenti digitali a disposizione di tutte le aziende di trasporto, non è difficile comprendere quando ed in quali tratte vi è richiesta aggiuntiva e provvedere di conseguenza. Certo, se non ci sono obblighi di oneri di servizio aggiuntivo rispetto a quanto a suo tempo concordato, alla Regione spetta il compito di aggiornare la convenzione rispetto alle nuove esigenze». (c.z.)

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