Appalti sospetti alla Aou, il medico Mario Sotgiu e l’imprenditore Paolo Tronci ai domiciliari
Nel mirino un bando per la fornitura di apparecchiature per la Clinica oculistica
Sassari Un bando di gara per affidare l’incarico relativo alla fornitura di apparecchiature biomedicali per la Clinica oculistica dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari per un valore a base d’asta di 2 milioni di euro. Pubblicato nel 2020 con aggiudicazione l’anno successivo a due aziende di Cagliari amministrate da due persone con rapporto familiare (un fratello e una sorella) che hanno ottenuto la quasi totalità dei 21 lotti in gara. È su questo appalto - definito “sospetto” - che ha acceso un faro la guardia di finanza del comando provinciale di Sassari e il lavoro si è concluso con un rapporto alla procura della Repubblica che ha portato a individuare cinque indagati per concorso nel reato di “Turbata libertà di procedimento di scelta del contraente”.
In particolare i finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria hanno eseguito la misura degli arresti domiciliari nei confronti di Mario Cristoforo Sotgiu, 66 anni, già dirigente medico dell’Aou, originario di Arzachena, presidente della commissione che ha deciso l’affidamento del bando e difeso dall’avvocato Letizia Doppiu Anfosi. Stesso provvedimento notificato a Paolo Tronci, imprenditore cagliaritano di 59 anni, amministratore della A.B.MED. srl (difeso da Guido Manca Bitti e da Nicola Satta): è stato lui insieme alla sorella Maria Emanuela Tronci, 57 anni, legale rappresentante della Promedical srl, società di fatto amministrata dal fratello Paolo, ad aggiudicarsi la quasi totalità dei lotti messi a gara dall’Aou. Emanuela Tronci (che è difesa da Guido Manca Bitti e da Massimo Macciotta) è stata denunciata in stato di libertà insieme agli altri due indagati: Antonio Alberto Mario Lumbau, 46 anni, sassarese, ingegnere clinico (difeso da Danilo Sedda e Francesco Porcu) e Antonio Pinna, 60 anni di Sassari, medico della struttura interessata (difeso da Pierluigi Giovanni Ausonio Carta, rispettivamente redattore del capitolato tecnico della gara e sottoscrittore per conto dell’Aou. Per i due professionisti il gip Gian Paolo Piana su richiesta del pubblico ministero Lara Senatore ha disposto la sospensione per un anno dall’esercizio della professione.
Per Mario Cristoforo Sotgiu e Paolo Tronci invece il giudice per le indagini preliminari ha ordinato il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione. Secondo quanto emerge dall’attività di indagine, il sospetto nei confronti degli indagati è che abbiano agito in concorso tra loro per creare un “vestito” su misura in modo da “condizionare le modalità di scelta del contraente da parte della pubblica amministrazione attraverso collusioni e altri mezzi fraudolenti volti a stabilire i requisiti tecnici dei lotti da aggiudicare”. L’attività investigativa avrebbe portato a fare emergere elementi importanti (anche grazie a intercettazioni e altro) per rappresentare che il bando di gara possa essere stato elaborato dopo avere ricevuto indicazioni precise sui requisiti utili a fare prevalere le due aziende cagliaritane nell’aggiudicazione dei punteggi. Una situazione che - secondo quanto documentato dalla guardia di finanza - sarebbe stata favorita dai solidi rapporti già esistenti tra il presidente della commissione giudicatrice e l’imprenditore che si era aggiudicato l’appalto. Tanto che Mario Cristoforo Sotgiu avrebbe interrotto il periodo di ferie per rientrare al lavoro e occuparsi personalmente della gestione dell’operazione affinché andasse a buon fine. «L’inquinamento del settore degli appalti – ha affermato la guardia di finanza a conclusione dell’operazione – emargina le imprese oneste dalle procedure a evidenza pubblica, con l’ulteriore effetto negativo che è costituito dalla penetrazione dell’economia illegale in settori strategici».
© RIPRODUZIONE RISERVATA