Politica, in Sardegna al voto sempre meno elettori, la rappresentanza femminile crolla a livello locale
Nel 2019 la partecipazione elettorale dei sardi è stata la più bassa in assoluto: su 100 elettori, solo 36,3 si sono presentati alle urne
Sassari In alcuni casi i dati non sono freschissimi, ma la tendenza è chiara. L’affezione dei sardi per la politica, ma soprattutto per il voto, non è ai massimi storici. Nel 2019 la partecipazione elettorale dei sardi è stata la più bassa in assoluto: su 100 elettori, solo 36,3 si sono presentati alle urne. La media nazionale era di 56,1. Resta in media, con dati del 2023, la fiducia nel Parlamento, nei partiti, nel sistema giudiziario e nelle forze dell’ordine. Vicina alla media anche la rappresentanza femminile con 31,3 donne ogni cento eletti ma è quasi inesistente quando si parla di rappresentanza locale, con appena 13,3 donne nei ruoli di rappresentanza contro una madia nazionale di 23,1.
L’ARTICOLO Classifica del benessere economico-sociale: la Sardegna resta indietro Lunghi, ma non lunghissimi, i tempi dei procedimenti civili, che in Sardegna durano in media 549 giorni contro una media nazionale di 460 che nel Sud Italia cresce sino a 635 giorni. Risulta invece piuttosto singolare il numero dei detenuti ogni 100 posti disponibili, che secondo il Bes è di 81, il più basso d’Italia dopo quello della Valle d’Aosta. (c.z.)