La Nuova Sardegna

La replica

Carlo Doria: «Conti in regola: basta studiare le delibere senza fare terrorismo»

di Luigi Soriga
Carlo Doria: «Conti in regola: basta studiare le delibere senza fare terrorismo»

La risposta dell’ex assessore alla Sanità alla governatrice

14 maggio 2024
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Sassari “La Sardegna non rischia alcun commissariamento. Consiglio alla presidente Todde di essere più cauta nelle affermazioni senza creare inutili allarmismi. È tutto nero su bianco, i bilanci ci sono, i conti sono assolutamente sotto crontrollo, è inutile fare del terrorismo». L’ex assessore alla Sanità Carlo Doria respinge al mittente le accuse lanciate dalla governatrice Alessandra Todde, che punta il dito sull’amministrazione precedente per non aver rendicontato a dovere i bilanci delle Asl. «La mia giunta – spiega Doria – ha provveduto con diverse delibere (31/122 del 29/9/2023; 18/68 del 1/6/2023; 23/29 del 6/7/2023)ad approvare il bilancio preventivo economico consolidato per l’anno 2023 per Ares, Areus, le aziende sanitarie locali e le aziende ospedaliere. Basta andare a controllare le delibere e gli allegati, per verificare come tutto sia in regola. Spetta ora ad Ares il compito di concludere le procedure in essere». Si tratta però di bilanci preventivi, utili alla Regione per stabilire la ripartizione delle risorse per i prossimi anni. Non sono rendiconti definitivi: «I bilanci consuntivi richiedono mediamente tre o quattro anni di tempo – dice l’ex assessore Doria – tanto è vero che quello relativo al 2018 è stato chiuso solamente nel 2022. E per approvare il bilancio del 2023 se ne parlerà almeno nel 2025». C’è un ulteriore fattore che ha rallentato i tempi: «Voglio ricordare che il 2022 e il 2023 sono stati anche gli anni che hanno visto l’approvazione degli atti aziendali. Sono cioè cambiati gli assetti delle varie aziende sanitarie. Basti pensare al passaggio dell’ospedale marino di Alghero dall’Asl all’Aou di Sassari. O ancora la questione del Microcitemico e del Brotzu. Insomma, queste variazioni strutturali hanno determinato una serie di incrementi nelle voci di spesa che compongono i relativi bilanci delle aziende. Queste criticità sono evidenziate anche nella delibera regionale e nell’allegato del 29 giugno 2023. I ritardi nella predisposizione dei report sono dovuti anche a queste situazioni».

Altro punto evidenziato dalla presidente Alessandra Todde è la sottolineatura fatta dall'Agenas, l’Agenzia nazionale che controlla gli standard dei livelli essenziali di assistenza, i Lea, e che da due anni non riceve dalla Sardegna i report su qualità e tempistica nell'assistenza ospedaliera e in quella territoriale. «Come regione a Statuto speciale non eravamo tenuti a pubblicare e comunicare quei dati in maniera formale, perché le risorse utilizzate per la sanità erano appunto del bilancio regionale. Ora che si utilizzano i fondi del Pnrr, cioè soldi ministeriali, le cose sono cambiate, e quell’obbligo sussiste. Ma i report a disposizione sono del tutto parziali e incompleti. In ogni modo Gimbe li ha sempre inseriti nei propri dossier». La conclusione dell’assessore Doria è quindi un consiglio e un augurio rivolto alla nuova amministrazione: «La campagna elettorale e il periodo degli attacchi fine a se stessi è finito. Mi auguro che si passi dalle promesse ai fatti».
 

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