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Aeroporti sardi, è la svolta: si va verso una gestione unitaria

di Giuseppe Centore
Aeroporti sardi, è la svolta: si va verso una gestione unitaria

Todde ha chiesto di partecipare alla nuova società insieme con Sogaer, F2I e Fondazione Sardegna

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Cagliari La Regione ha chiesto formalmente alla Camera di Commercio di Cagliari-Oristano di entrare nell’operazione di razionalizzazione degli aeroporti sardi e di sospendere la fusione per incorporazione che la Camera di Commercio di Cagliari si apprestava a perfezionare.

Per mandare a compimento questo intervento la Camera di Commercio avrebbe ceduto la sua quota maggioritaria di controllo di Sogaer, la società che gestisce l’aeroporto di Cagliari (94,44 per cento il pacchetto azionario detenuto dalla Camera) al fondo F2I Ligantia in cambio di un ingresso in concambio nella costituenda società sarda di gestione degli aeroporti, Sardegna Aeroporti.

Adesso F2I (società di risparmio gestito attiva nelle infrastrutture strategiche, controllata da Cassa Depositi e Prestiti, Fondazioni bancarie e istituto di credito nazionali) gestisce gli aeroporti di Alghero e Olbia.

«Confermo che la Regione con una lettera inviata alla presidenza della Camera di Commercio di Cagliari-Oristano, firmata dalla presidente Alessandra Todde, ha comunicato la volontà di entrare a far parte della holding di gestione del sistema aeroportuale sardo. La Camera di Commercio – ha dichiarato il suo presidente, Maurizio De Pascale – è favorevole all’ingresso della Regione perché con la sua presenza si completa e si rafforza una operazione che non è solo economica ma anche sociale. La presenza della Regione non può che contribuire a rendere questa operazione ancor più solida, rivolta esclusivamente alla tutela e allo sviluppo della Sardegna, scopo principale della Camera».

Da parte sua la presidente Todde, a margine della conferenza stampa sulla legge blocca-rinnovabili, ha chiarito il perché della mossa della Regione. «Questa operazione sino a ieri escludeva la Regione. Ciò è impensabile perché non è possibile che in processi strategici e sinergici come questo non vi sia anche la fattiva presenza della Regione. La gestione unitaria degli aeroporti riguarda le porte di ingresso e uscita dell’isola. La sua gestione virtuosa e attenta è un elemento fondamentale per l’economia dell’isola. Dobbiamo esserci per contribuire a governare questo processo. Gli avvocati stanno studiando le forme di acquisizione delle quote».

La Regione è già presente in Sogaer, ma con quote poco significanti: direttamente con lo 0,72 per cento, indirettamente tramite Sfirs con il 3,43 per cento.

Se non si sa di preciso come si concretizzerà la presenza della Regione ci sono però due elementi che aiutano. Il primo riguarda i soldi messi a disposizione per l’intervento dalla giunta regionale due giorni fa: 30 milioni. Il secondo riguarda un vincolo e un valore: il vincolo è legato al fatto che la Camera di Commercio non può cedere le sue quote ad altri soggetti, anche pubblici, se non a gara. Quindi la Regione deve comprare la quota da lei desiderata dagli altri soci che partecipano alla fusione: F21 Ligantia e Fondazione Sardegna. Il valore invece è quello che si ricava dalle ultime perizie relative a Sogaer. Con le quote già possedute e con quelle acquistabili, la Regione può salire oltre al 5 per cento nella nuova società. Un valore non casuale.

«Intendiamo salire oltre il 5 per cento – ha confermato Todde – per esercitare appieno il nostro ruolo di controllo e stimolo, che ci permetterà se necessario di chiedere anche la convocazione degli organi societari».

Questo è un ribaltamento radicale della posizione della stessa Regione. Solo pochi mesi fa l’allora presidente Solinas si era costituito in aggiunta ai proponenti in un ricorso contro la fusione delle tre società di gestione degli aeroporti sardi.

«Le sinergie in questo campo sono una buona cosa – ha aggiunto Todde – e in ogni caso l’attuale crescita di passeggeri di Sogaer porterà, per legge, la Camera di Commercio a cedere sue quote e Sogaer a perdere i contributi pubblici. L’ingresso di nuovi soci in Sogaer è scontato».

I tempi per questo matrimonio sulle ali degli aerei non saranno rapidi.

Ci vorranno altri sei mesi per completare e aggiornare le perizie sui libri contabili, prendendo come riferimento l’ultima semestrale appena chiusa, e poi precisare il valore dei concambi azionari. Questi varranno sino a fine anno.

È quindi ragionevole ritenere che il processo di ingresso della Regione si chiuda entro il 2024. Nel frattempo partiranno le trattative societarie per verificare chi e per quanto vorrà cedere le sue quote per far entrare al suo posto la Regione. Ciò significa che il percorso amministrativo e contabile di razionalizzazione dovrà andare avanti proprio per definire l’eventuale spazio da assegnare alla Regione. «Abbiamo già interlocuzioni con i soggetti interessati – ha concluso la presidente Todde – per approfondire gli aspetti tecnici dell’operazione».
 

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