Scuola, dati choc: persi 30mila studenti in sette anni. TUTTI I NUMERI
Gli istituti si svuotano, il crollo alla Primaria: il trend e gli scenari nell’isola
Sassari Quello che sembrava impensabile è diventato realtà. Anzi, chi riteneva le previsioni eccessivamente pessimistiche, si è dovuto ricredere: la velocità con cui le scuole sarde si stanno svuotando ha mandato in tilt anche i massimi esperti di statistica. Nel 2018 dicevano che entro 10 anni, dunque nel 2028, ci sarebbero stati 20mila studenti in meno tra i banchi. In realtà quel numero è stato abbondantemente superato con tre anni di anticipo: non 20mila ma 30, anzi 31mila in meno già il prossimo settembre. In sette anni la popolazione scolastica è passata da 202.600 studenti agli attuali 171.668. Lo dicono le preiscrizioni, che raccontano una realtà sempre più drammatica. Anche questa volta la media è confermata: oltre 5mila iscritti ai nastri di partenza, di cui duemila solo alla primaria, con il segno meno costante dalla materna alle superiori.
I numeri A settembre 2025 alla riapertura delle scuole si presenteranno 171.668 studenti, cioè 5171 in meno rispetto a settembre 2024 quando il dato era stato addirittura peggiore, con la scomparsa di 5419 alunni. Gli studenti saranno così distribuiti: 18538 alla scuola dell’infanzia (o materna), 48608 alla primaria (ex Elementari), 35185 alla secondaria di primo grado (ex Medie) e infine 69337 alla secondaria di secondo grado (ex Superiori).
Il tracollo Il calo è generale, tutti gli ordini di scuola subiscono perdite consistenti. Ma è soprattutto la primaria a soffrire, esattamente come un anno fa: la fascia d’età 6-11 anni si conferma quella più a rischio, per via del crollo delle nascite iniziato nel 2008 e diventato sempre più allarmante e inarrestabile a partire dal 2014. A settembre 2025 le scuole primarie accoglieranno 1974 scolari in meno rispetto a settembre 2024. E c’è un altro dato significativo da evidenziare: per la prima volta il numero di studenti iscritto alla primaria scende sotto le 50mila unità e quello della Secondaria di secondo grado sotto le 70mila, con un calo, quest’anno, di 1056 iscritti. È lo specchio di un’isola in cui i bambini sono una categoria in via estinzione. La Sardegna è maglia nera in Italia per natalità, con neppure un figlio per donna, e per tasso di fecondità, con 4,5 nascite ogni mille abitanti. E gli under 14 costituiscono appena il 10% della popolazione complessiva, anche quella in nettissimo calo.
Scenari Quasi mai il dato ufficiale delle iscrizioni si discosta, se non di qualche numero, da quello delle preiscrizioni, chiuse a febbraio. Su questi numeri, sul totale di 171mila studenti saranno tarati gli organici e valutata l’attuale mappatura delle scuole. Un anno fa alcune chiusure erano state inevitabili, impossibile mantenere presìdi aperti dove non è stato possibile formare prime classi. Appare evidente che la situazione è destinata a peggiorare, soprattutto nei piccoli centri e nelle aree periferiche dove i presìdi resistono in forza a una serie di deroghe.
Il trend Nei prossimi cinque anni chiuderanno almeno altri 1.200 istituti in Italia, colpa del calo demografico che non lascia speranze nell’isola come altrove. Negli ultimi dieci anni, in Italia sono state sbarrate le porte di oltre 2.600 scuole solo nel segmento delle scuole dell’infanzia e primaria. Secondo l’Istat nel 2030 si potrebbe arrivare a 500mila alunni in meno rispetto al dato di oggi.