L'ultimo bandito Graziano Mesina sepolto nella nuda terra – VIDEO
Il parroco don Goddi: «Il nostro fratello ha bisogno della preghiera e della misericordia»
Orgosolo Prima il rosario recitato in orgolese, poi la messa celebrata dal parroco don Salvatore Goddi con alcuni sacerdoti orgolesi ed ex parroci del paese, con lui sull'altare. Così Orgosolo ha dato l’ultimo saluto a Graziano Mesina, riempiendo la parrocchia di San Pietro al cui interno, poco dopo le 9.30, è arrivato il feretro di Mesina. «Siamo qui per pregare per il nostro fratello», ha detto semplicemente il sacerdote.
Nelle prime file, i nipoti di Grazianeddu: la sorella Peppedda, anziana e malata, non ha potuto partecipare. Con i familiari, le avvocate Beatrice Goddi e Maria Luisa Vernier, legali dell' ex bandito, che si sono battute perché Mesina ottenesse il differimento della pena e potesse curarsi adeguatamente. La decisione dei giudici è arrivata solo 24 ore prima che morisse, nel reparto oncologico dell' ospedale San Paolo di Milano, dove era ricoverato da due mesi nell’ area riservata ai detenuti.
La bara di Mesina, in legno chiaro, con sopra un cuscino di rose rosse e fiori bianchi e la sciarpa del Cagliari club, è stata quindi trasferita nel cimitero, accanto alla chiesa, e adagiata sulla nuda terra. (s.s.)