Massimiliano Mulas trasferito in una cella per sex offender nel carcere di Gorizia
Il 45enne residente a Tempio è accusato di violenza aggravata sulla bimba 11enne di Mestre
Sassari Sarebbe riuscito ad entrare in casa della famiglia della bimba che stava pedinando e sulla quale avrebbe commesso le violenze, poi, spaventato dalle urla di un vicino, sarebbe scappato perdendo il borsello coi documenti, prima di essere arrestato, tre ore dopo, dai carabinieri della Compagnia di Mestre.
Rinchiuso nel carcere di Santa Maria Maggiore a Venezia, Massimiliano Mulas è stato trasferito nel carcere di Gorizia, dove rimarrà in isolamento in una delle celle destinate ai sex offender, ossia a chi è considerato dalla legge un molestatore seriale, o meglio un criminale sessuale. A darne notizia è il penalista cagliaritano Ignazio Ballai che sta studiando gli atti sul caso di violenza sessuale commesso dal suo assistito sulla bimba di 11 anni a Mestre, la sera del 10 aprile scorso: «Andrò in carcere da Mulas nelle prossime ore, la questione è complessa, non escludo di chiedere un interrogatorio al pm».
Intanto la vicenda, tutta da confermare, sta scuotendo l’opinione pubblica di tutta Italia: dopo l’intervento del presidente del Veneto, Luca Zaia, che si è chiesto «come è possibile che un individuo già condannato per tre violenze sessuali» fosse in libertà e quello del ministro dei Trasporti e vicepremier Matteo Salvini, che ha invocato «la castrazione chimica» per chi si macchia di questi reati, il caso verrà trattato nelle prossime ore anche dai talk tv nazionali.