La Nuova Sardegna

Femminicidio

La nuova compagna del presunto assassino di San Sperate: «Igor stava con me già da un anno, aveva deciso di lasciare Francesca Deidda»

La nuova compagna del presunto assassino di San Sperate: «Igor stava con me già da un anno, aveva deciso di lasciare Francesca Deidda»

La testimonianza della donna e il ruolo delle colleghe di lavoro

10 luglio 2024
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San Sperate Da un anno esatto Igor Sollai aveva un’altra compagna, una donna sposata in via di separazione, madre di quattro figli. Era stata sua compagna di scuola alle medie e, rincontrandosi, avevano allacciato una relazione sentimentale. La donna è stata sentita dai carabinieri e a loro ha confermato tutto, affermando che «Igor Sollai era diventato il suo compagno dal luglio 2023» e che «lui era sposato, ma il rapporto con la moglie era in crisi e circa un mese prima, avevano deciso, pacificamente, di lasciarsi». Dichiarazioni a verbale davanti ai carabinieri e riportate nell’ordinanza di arresto di Igor Sollai, emessa dalla gip Ermengarda Ferrarese.

Dalla misura adottata dalla giudice, emergono i particolari sugli sms che l’indagato ha inviato dallo smartphone della moglie per far credere che lei fosse andata via. L'indagato si è tradito più volte con risposte che non erano solite della consorte. Ma a incastrarlo è stata “Giulia”, un nome inventato da una collega di Francesca Deidda nel call center di assistenza ai clienti della Agos, che ha teso una trappola via sms al marito. Il 31 maggio, quando ormai nessuno credeva più che Francesca avesse fatto perdere volontariamente ogni sua traccia, la collega, rifacendosi alle dimissioni presentate da Igor Sollai con una mail a nome della moglie, aveva inviato al cellulare della compagna di lavoro, lasciando credere che si stesse rivolgendo proprio a lei, un messaggio con cui riferiva che anche la collega “Giulia” aveva dato le dimissioni. In realtà, come Francesca Deidda ben sapeva, non esisteva alcuna Giulia.

Però dal suo cellulare, in mano al marito, che presumibilmente, come ritengono gli investigatori, l’aveva già uccisa, era partita una risposta incongruente: “Ma veramente?”. A quel punto le colleghe hanno capito che la risposta non poteva essere di Francesca e una di loro (G.O.) è corsa dal fratello Andrea per raccontare del trabocchetto. E assieme sono andati dai carabinieri.(l.on)

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