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Emergenza

Ospedali al collasso, la soluzione è fare rete

Ospedali al collasso, la soluzione è fare rete

Confronti aggiornati con i presidi per dislocare gli utenti

20 luglio 2024
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Sassari Il passo da grande hub che raccoglie le richieste di tutta l’isola eccetto il Campidano a gigante che crolla esausto è molto breve. I campanelli d’allarme sono suonati già da diverso tempo.

Il direttore del dipartimento di emergenza dell’Aou di Sassari, Franco Cudoni, chiede di fare rete: «È l’unica soluzione». Il lessico è quello che assomiglia al burocratese con termini come cabina di regia, tavolo tecnico, coordinamento esteso.

Nell’atto pratico però significa qualcosa di molto semplice, sostiene Cudoni, che è anche primario del reparto di ortopedia e traumatologia al Santissima Annunziata: «Mettere in dialogo gli ospedali del territorio, creare una sinergia prima di tutto tra Areus, 118, direzioni sanitarie, ospedali e Aou».

La rete tra gli ospedali L’ideale sarebbe un coordinamento utile a stabilire i posti letto disponibili, le situazioni nei reparti, quali sono più oberati e quali più liberi, attraverso aggiornamenti quindicinali o settimanali. Oltre al presidio di Sassari, nell’hinterland sono presenti l’ospedale Marino e quello civile di Alghero, l’ospedale civile di Thiesi, l’ospedale Alivesi di Ittiri, l’ospedale Segni di Ozieri. Ognuno dotato delle sue specialità e che può riempire vuoti presenti altrove. La volontà sarebbe quella di cominciare con questi un dialogo che possa portare a snellire le attività dell’Aou dirottando i pazienti in strutture comunque non troppo lontane. In maniera simile, in scala più larga, il tavolo tecnico potrebbe includere gli ospedali di Olbia e Nuoro. In modo da compensare lacune ed eccellenze e alleggerire il carico di lavoro al dipartimenti di emergenza dell’hub di Sassari.

L’incontro Potrebbe essere un tema sul tavolo, quello vero stavolta, che martedì mattina a Cagliari vedrà seduti attorno l’assessore regionale alla sanità Armando Bartolazzi, i vertici delle aziende ospedaliere, sanitarie e dei servizi. Per quell’appuntamento, Cudoni fa sapere che il dipartimento a cui fa capo sta preparando una relazione sui numeri delle chiusure di molti reparti e servizi nelle città come capitato a Nuoro, e di come questa situazione si sia riversata sull’hub di Sassari. L’idea della rete è una strada già battuta in passato ma che non è riuscita a concretizzarsi. Anche quando è stata proposta settorialmente, è il caso dell’associazione regionale degli ortopedici, la cui ambizione era creare una rete traumatologia della Sardegna. Un progetto poi archiviato e finito a impolverare le scrivanie e occupare spazio nel desktop dei computer.

Utenti «Il dialogo con la direzione sanitaria e la direzione generale, il confronto interno, è costante e ci aiuta a capire dove intervenire e cosa migliorare – sostiene Franco Cudoni –. Cerchiamo ora un modo per aprirci agli altri soggetti della sanità dell’isola». (p.a.)

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