Turismo: Alghero tiene, giù Porto Torres, per gli alberghi numeri record
In aeroporto mille arrivi in più del 2023, ma al porto è meno 2mila
Sassari “Tiene” la stagione estiva nel nord ovest dell’Isola, con 54504 arrivi nell’aeroporto di Alghero nei primi 15 giorni di luglio, circa mille in più rispetto al 2023 e oltre 4000 in più rispetto al 2019. Una crescita che bilancia quasi completamente il calo degli sbarchi al porto di Porto Torres, con circa 48 mila arrivi a fronte dei 50 mila del 2023 e dei 58 mila del 2019. Numeri elaborati dalla Comunicazione e Centro Studi di UniOlbia che fanno comunque ben sperare, visto anche il giugno da favola delle strutture ricettive alberghiere in provincia, con gli indici di occupazione camere e letti entrambi in forte crescita rispetto a giugno 2023.
«Tolti i primi dieci giorni del mese di luglio – sottolinea – il Presidente provinciale Federalberghi Confcommercio, Visconti - dove si è registrato qualche problema di riempimento, i dati si sono riallineati e la tendenza sembra comunque migliorativa rispetto alla stagione 2023».
E proprio gli uffici della Federalberghi-Confcommercio provinciale di Sassari hanno elaborato i dati per il mese di giugno inviati da un campione del 35% di tutte le strutture ricettive alberghiere del nord ovest. Su tutta la provincia, quindi Stintino, Castelsardo, Valledoria, Porto Torres, Alghero, Sorso, Sassari e aree interne, i posti letto campionati su base mensile sono stati 120.750, per 24.329 arrivi dei quali 9.666 nazionali e 14.663 internazionali. L’indice di riempimento dei posti letto ha toccato il 64,53% contro il 53,79% dello stesso mese 2023, mentre l’indice di riempimento camere ha toccato quota 72,82%, oltre dieci punti del 2023 fermo al 62,23%.
Su Alghero, già regina delle vacanze sarde nel 2023, l’indice di riempimento camere è sopra media provinciale al 74,65%, contro il 67,78% dello stesso mese 2023. L’indice di riempimento letti al 67,69 contro il 61,86 di giugno 2023. Importante la crescita di occupazione nelle strutture ricettive del Golfo dell’Asinara, dove l’indice di riempimento camere si è attestato a 68,40, contro il 53,41 del giugno 2023. Quindici punti in più.
«Il primo mese tipicamente estivo - considera Visconti - ha fissato occupazioni in fortissima crescita rispetto all’anno precedente, già soddisfacente per il comparto. Un asset prezioso, quello del contesto ambientale, in grado di persuadere sempre più turisti a scegliere la nostra destinazione, nonostante la concorrenza spietata esercitata da mete antagoniste quali Grecia, Spagna, Nord Africa, Croazia e Albania». Il tutto con una considerevole capacità ricettiva delle strutture alberghiere ancora disponibile, oltre un quarto del totale, che fa capire come il temuto fenomeno dell’overtourism non debba ancora far preoccupare.
«Giugno drena presenze turistiche attratte dalle bellezze ambientali e dal fascino delle nostre coste - continua Visconti - senza congestionare le località beneficiate dal fenomeno turistico che, viceversa, vedono crescere la capacità delle imprese di filiera di generare reddito». Sulle motivazioni del momentaneo successo: «Una stabilizzazione in atto sul versante dell’inflazione, un miglior prezzo in strutture ricettive alberghiere rispetto al 2023, un migliorato accesso all’isola (salvo fisiologiche eccezioni nei periodi di alta e altissima stagione) come costo dei biglietti aerei e navali, una sinergia in atto tra i due scali aeroportuali (in attesa della fusione Sogeaal-Geasar) del Nord Sardegna che inizia a dare i suoi frutti e in ultimo il ritorno dei vacanzieri stranieri».