Turismo, nell’estate della crisi idrica San Teodoro e Budoni al top
Deretta: «Bene nei mesi spalla», Addis: «Turisti attenti ai servizi»
Sassari Luoghi di perdizione della movida notturna e luoghi adatte a famiglie con passeggino al seguito. C’è spazio per tutti, in quei poco più di dieci chilometri tra San Teodoro e Budoni. I due Comuni si sono ritagliati uno status importante nell’offerta turistica della Sardegna e in questi ultimissimi anni lavorano per amplificarlo.
Ed è per questo che, con lucidità, entrambi gli amministratori locali invece di farsi ingolosire dai numeri spaventosamente alti di turisti che da ora a Ferragosto soggiorneranno da quelle parti, guardano i dettagli. «Estate dove ha inciso l’emergenza idrica, in un momento dove il turista sta diventando sempre più attento ai servizi», riflette Antonio Addis, sindaco di Budoni. «Bene le discoteche e bene il flusso di queste settimane, ma guardo gli aumenti di aprile e maggio: ci indicano la direzione», spiega Rita Deretta, sindaca di San Teodoro.
«Ormai siamo una meta ben definita per il turista che sbarca in Sardegna – commenta Deretta, chiamata ad analizzare questa stagione estiva –. Stanno arrivando i giovani così come le famiglie, e molti stranieri: spagnoli, francesi, inglesi». I primi numeri già esaminati sono quelli di aprile e maggio dove si rileva un +10%. Giugno rispecchia il 2023. «Stiamo riscoprendo la stagione bassa, quella dei cosidetti mesi-spalla – così da San Teodoro -. La siccità? Non ha rappresentato un ostacolo ma anche grazie al grande lavoro dietro le quinte per ridurre al minimo i disagi». Fino a ottobre, comunque, si tiene il fiato sospeso e si tengono le limitazioni sull’uso dell’acqua».
Addis parte proprio da qui invece: «Gran parte del tempo è assorbito dal problema idrico e per cercare di garantire i servizi primari». Il turismo di Budoni, sostiene, sta vivendo un’evoluzione: «La logica del turista da spennare va abolita. Non funziona più. Oggi chi arriva cerca dei servizi. Quando ci diciamo “arriva più gente ma che spende meno”, ecco, non è così: dobbiamo evolvere la nostra offerta». Per questo, nota, l’incremento dell’estate 2024 rispetto allo scorso anno va dall’8 al 10% ma è concentrato dove ci sono grandi strutture, resort, villagi capaci di offrire accoglienza, assistenza e soddisfare le necessità.
«Come al solito, Budoni attrae molte famiglie, tanta internazionalità dovuta ai grandi marchi che promuovono la meta. Solo con i villaggi – spiega il primo cittadino Antonio Addis – abbiamo nel territorio una disponibilità di 2.500 camere». La politica turistica dal centro della via Nazionale si è spostato anche verso Porto Ottiolu, punta sugli eventi, grandi o piccoli, spalmati nei mesi caldi. «Ma bisogna pensare anche a dopo agosto».