La Nuova Sardegna

Enciclopedia dei nomignoli

L’isola dei soprannomi: la nebbia di Ballao, i culi storti a Suelli e gli “americanus” di Silius

di Gian Carlo Bulla

	Un panorama di Suelli
Un panorama di Suelli

Un viaggio tra paesi e città della Sardegna tra sfottò e tradizione: tra gli altri anche San Vito, Villaputzu, Muravera, San Basilio, Armungia, Villasalto, San Nicolò Gerrei, Mandas, Orroli, Selegas, Gesico, Guamaggiore e Senorbì

23 luglio 2024
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Cagliari Nel secondo dopoguerra, mentre tutti i comuni si indebitavano per realizzare opere pubbliche, gli amministratori di San Vito si vantavano di chiudere il bilancio comunale in attivo. E per risparmiare pare che facessero il consiglio comunale a lume di candela. Di qui l’apellativo di “susuncus”, avari e allo stesso tempo parsimoniosi. A Villaputzu, invece, sono etichettati come “cociulajus”, raccoglitori e mangiatori di arselle; a Muravera “palleris”, vanagloriosi e ostentatori; e a San Basilio “mergianis”, astuti come volpi. Gli abitanti di Silius sono “americanus”, americani, per via delle miniere dalle quali di estraeva la fluorite, che aveva migliorato la qualità della vita della maggior parte della popolazione. Chi vive a Ballao, invece, è soprannomianto “annebidaus”, annebbiato, per via del fiume Flumendosa e del rio Bintinoi che per molti giorni all’anno generano fitti banchi di nebbia.

A seguire, sempre nel Sarrabus, Gerrei, Trexenta, ci sono i “coilotus” (conigli) di Armungia e Villasalto, e “assoraus” (da siero) di San Nicolò Gerrei, quest’ultimo perché fino alla fine degli anni Novanta del secolo scorso era attiva la florida cooperativa casearia del Gerrei. A Mandas, invece, “scoa quaddus”, perché pare che un tempo abbiano mozzato le code di cavallo degli allevatori di Orroli. Agli abitanti di Selegas hanno invece affibbiato un laconico “cani” e non si sa bene il perché; a Gesico sono “sitzigorru e bois”, lumache e buoi; a Suelli “mergianeddus”, cuccioli di volpe; a Guamaggiore “brebeis”, pecore; a Senorbì “tallarinajus”, pastai, ma anche “sirbonis”, cinghiali. Dulcis in fundo, il nomignolo degli abitanti di Suelli: “culus trotus”, sederi storti.

Segnalate i soprannomi dei paesi mancanti scrivendo una mail a web@lanuovasardegna.it oppure inviare un messaggio Whatsapp al numero 349 2801429.

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