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Fontana attacca Todde su autonomia differenziata: «Battaglia politica squallida». Ma arriva la replica

Fontana attacca Todde su autonomia differenziata: «Battaglia politica squallida». Ma arriva la replica

Il presidente della Regione Lombardia è tornato sul referendum per l’abolizione dell’autonomia. Subito la replica di Todde: «Non accetteremo mai una riforma che ci indebolisce togliendo risorse essenziali alla Sardegna»

24 luglio 2024
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Milano «Vadano pure avanti»: così il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, commentando la notizia che ora le regioni che hanno chiesto l’indizione del referendum per l’abolizione dell’autonomia differenziata aumentano. Oltre la Sardegna, si aggiungono Puglia, Toscana, Emilia Romagna e Campania.

«Desta un po’ di curiosità – continua il governatore lombardo - come giustificherà ai suoi elettori la presidente della Sardegna che gode di un’autonomia speciale per cui è molto più di quella che noi andiamo a chiedere e che invece ritiene che non sia compatibile con altre regioni che la vogliono chiedere. È una cosa molto curiosa ma questo fa parte dell’incongruenza con cui le sinistre e i 5 Stelle stanno portando avanti questa battaglia che non è una battaglia di ideali, di valori, di principi ma solo e squallidamente una battaglia politica per cercare di ottenere qualche misero consenso».

Si è fatta attendere poche ore la replica, «Le parole di Fontana? Si qualificano da sole – così la presidente Alessandra Todde -. Se pensa davvero di spaventarci usando attacchi personali o cercando di screditare il lavoro di 5 Regioni e di tutto il coordinamento contro l’Autonomia differenziata, si sbaglia enormemente. Contrastare chi cerca di annacquare la specialità della Sardegna, sottraendogli risorse, non serve a ricercare consenso, ma è una presa di posizione chiara e netta contro una riforma che crea confusione, divide il Paese, impoverisce il sud, le isole e prende in giro il nord. Fontana non si preoccupi dei sardi e la smetta di tentare di dare lezioni: non accetteremo mai una riforma che ci indebolisce togliendo risorse essenziali alla Sardegna», risponde così la presidente della Regione Sardegna.

Sul caso, si esprime anche Marco Meloni, senatore del Partito Democratico eletto in Sardegna, Questore del Senato: «Fontana finge di non sapere che l’autonomia differenziata, consentendo alle regioni più ricche di trattenere le risorse per le nuove funzioni trasferite alla loro competenza, sottrarrebbe enormi fondi allo Stato centrale da utilizzare per il riequilibrio a favore delle regioni in ritardo di sviluppo e per la gestione delle politiche pubbliche essenziali, quali anzitutto sanità e scuola. Inoltre, non credo gli sfugga che la specialità e l’insularità sono previste dalla Costituzione in ragione della natura della nostra isola, e richiedono ulteriori e specifici interventi di riequilibrio che questo Governo ha dimostrato di non voler realizzare. Per noi sardi si tratta proprio di una battaglia di vita e di morte, per non cancellare la speranza di un futuro in cui possiamo essere uguali persino a chi risiede nella sua Varese».

Uno scontro, quello tra Fontana e Todde, che continua dopo il primo attacco a inizio luglio. Sempre sull’autonomia differenziata, la governatrice della Regione Sardegna aveva così risposto allo scetticismo del presidente lombardo: «Guida la secessione dei ricchi mentre la Sardegna orgogliosamente difende i diritti e le prerogative delle regioni del Sud enormemente danneggiate dall’autonomia differenziata. Ricordo a Fontana che le infrastrutture lombarde, che permettono a questa Regione di essere tra le locomotive d’Italia, non sono state finanziate con tasse differenziate e coi soli soldi del Nord, ma anche con quelli dei sardi e della Sardegna». (p.a.)

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