Cgil, Cisl e Uil non gradiscono l’incontro allargato e occupano un’aula dell’assessorato al Lavoro, Desirè Manca: «Io ricevo tutti»
L’assessora ha invitato anche altre sigle e ha spiegato: «Io non faccio distinzioni tra sigle di serie A e sigle di serie B, rappresento tutti i lavoratori sardi. Ciò che non tollero è l’arroganza». La replica di Cgil, Cisl e Uil: «Avevamo concordato un percorso, siamo pronti a continuare e a confrontarci in modo aperto e rispettoso»
Cagliari Momenti di tensione questo pomeriggio 25 luglio nella sala riunioni dell'assessorato al Lavoro della Regione. Una delegazione di Cgil, Cisl e Uil ha occupato per tre ore la sala per l'annullamento di un incontro chiesto da Cgil, Cisl e Uil e concordato con l'assessora Desirée Manca sulle aree di crisi non complessa. All'incontro l'assessora ha invitato anche altre sigle sindacali: Ugl, Confsal e Fismic. L'allargamento della riunione non è stato gradito dai confederali che hanno abbandonato la sala e si sono diretti in una altra aula, dove hanno sostato sino alle 19. A nulla è valsa la disponibilità di Cgil, Cisl e Uil ad aspettare che si svolgesse la riunione con le altre sigle per poi proseguire, appunto, nel confronto con l’assessora.
A tarda sera Cgi, Cisl e Uil hanno replicato alle ultime dichiarazioni dell'assessora Manca
«Spiace constatare che dopo anni di presenza nelle istituzioni l’assessora del Lavoro non abbia recepito le più ovvie regole del confronto democratico con le parti sociali. Lla priorità dei sindacati confederali - ribadiscono i segretari regionali Nicola Cabras (Cgil) , Federica Tilocca (Cisl) e Federico Matta (Uil) - è esattamente quella di migliorare le condizioni di vita e le prospettive dei lavoratori e delle lavoratrici ed è per questa ragione che consideriamo decisamente preoccupante circoscrivere i termini di un confronto importante come quello sulle aree di crisi a una mezz’ora ritagliata nella sua agenda. Per la stessa ragione è decisamente fuorviante derubricare quanto accaduto a un conflitto sindacale inventato ad arte per spostare l’attenzione dal nodo centrale che resta l’indisponibilità a proseguire in un percorso già avviato con Cgil, Cisl e Uil su questioni sollevate dagli stessi confederali. Quali soggetti incontri l’assessora nei suoi molteplici impegni non riguarda Cgil, Cisl e Uil che, infatti, hanno atteso fuori dalla sala riunioni per poter discutere dei temi e delle priorità nel quadro di un percorso che, val la pena ribadirlo, era stato concordato. Se poi l’assessora pensa di alterare i termini di un percorso in modo unilaterale, contro il parere dei soggetti che ne sono parte - hanno detto i segretari - c’è da chiedersi a chi appartenga l’arroganza di cui parla nel comunicato stampa. L’assessora, infatti, era pienamente consapevole del disaccordo dei confederali sulla variazione unilaterale del percorso concordato. Ma ha utilizzato la retorica dei tavoli aperti a tutti e del ruolo istituzionale che rappresenta tutti i sardi, probabilmente, nella migliore (o peggiore?) delle ipotesi per evitare un confronto diretto con le nostre sigle, oppure nella peggiore (o migliore?) delle ipotesi perché non ha contezza del ruolo e del valore della rappresentanza sindacale. Siamo sempre pronti a discutere e a confrontarci in modo aperto e rispettoso per trovare le soluzioni migliori per i lavoratori e le lavoratrici - hanno detto Nicola Cabras, Federica Tilocca e Federico Matta - rinnoviamo quindi la nostra disponibilità a un incontro chiarificatore con l’assessora del Lavoro, al fine di stabilire un percorso di collaborazione che possa rispondere efficacemente alle esigenze della collettività»