La Nuova Sardegna

Infrastrutture

Silvio Lai: «La Sassari-Olbia è in alto mare ma niente sconti ad Anas»

di Luigi Soriga
Silvio Lai: «La Sassari-Olbia è in alto mare ma niente sconti ad Anas»

Il deputato del Pd: «L’emendamento di Fdi è un assist per ritardare i lavori». Il retroscena: «Ci siamo opposti alla prima versione, allungava i tempi al 2027»

27 luglio 2024
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Sassari Un cantiere a elastico, quello della Sassari-Olbia. Da un lato c’è l’assessore regionale ai Lavori pubblici, Antonio Piu, che tira per chiudere il cantiere entro il 2024. Ma dall’altro versante ci sono i deputati di Fratelli d’Italia, che hanno allungato le tempistiche di consegna per il 2025, presentando un emendamento al Dl Infrastrutture fresco di approvazione. Da una parte, quindi, la convinzione che il cronoprogramma della quattro corsie verrà rispettato, dall’altra la certezza che i lavori sono in ritardo e non potranno essere ultimati come da calendario. In mezzo a questa sorta di braccio di ferro, c’è un dietro le quinte, che riguarda proprio le fasi di presentazione e approvazione dell’emendamento in Commissione.

Il succo che emerge dal retroscena, in estrema sintesi è questo: nella prima versione dell’emendamento si fissava come data ultima il 2027. A chiedere un simile paracadute sarebbe stata Anas stessa, in evidente difficoltà con i cantieri, e Fratelli d’Italia con le modifiche al testo del Dl Infrastrutture era pronta ad assecondare un atterraggio molto più lento e sicuro nel 2027.

A svelare questi particolari inediti, che probabilmente l’assessore ai Lavori pubblici Antonio Piu ignorava, è il deputato del Pd Silvio Lai. Dice: «La richiesta di Anas di spostare in avanti la conclusione della Olbia-Sassari raccolta con un emendamento da alcuni colleghi della maggioranza non è un bel segnale che rassicura sulla conclusione della strada entro il 2024». Infatti la prima versione conteneva un incredibile assist per le ditte che portano avanti i lavori: «Peraltro il primo emendamento – prosegue Silvio Lai – prevedeva lo spostamento al 2027 poi successivamente all’intervento del Partito Democratico in commissione rivisto e ridotto al 2025. Solo così l’emendamento ha visto anche il voto positivo del Pd in commissione, altrimenti ci saremmo opposti alle esagerate richieste di Anas». E ancora: «Non è la prima volta che Anas non mantiene gli impegni presi sulle strade sarde nel recentissimo passato, come nelle tante strade ancora non concluse nonostante il commissari amento regionale, e la storia della SS729 per Olbia ne è una ampia dimostrazione».

Queste pesanti perplessità cozzano invece con l’ottimismo dell’assessore Antonio Piu, che sostiene di non aver mai ricevuto da Anas alcuna segnalazione di criticità nei cantieri. Convinto quindi, nel prossimo sopralluogo sui vari lotti della quattro corsie fissato a novembre, di trovare la strada pronta all’apertura al traffico. Silvio Lai, invece, la vede molto più in salita: «Questo emendamento cercava di ottenere mani libere sui tempi. Gli impegni di Anas presi ad inizio anno paiono ora di difficile mantenimento. In sostanza va sottolineata una grande differenza tra promesse e i dati di realtà. Non vorremmo assistere sulla Sassari-Olbia ad inaugurazioni finte e successive immediate chiusure o all’apertura di strade non in sicurezza come l’ultimo tratto dell’orientale sarda aperta da Salvini in pompa magna durante la campagna delle elezioni regionali e teatro di numerosi incidenti alle porte di Lanusei». La conclusione da parte del deputato del Pd è dunque questa: «All’Anas non occorre fare sconti, ma solo vigilare con attenzione sul rispetto degli impegni assunti». 

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