Uta, detenuto usa la penna per ferire il vicedirettore del carcere
Ha cercato di conficcarla in faccia al dirigente che gli aveva comunicato un provvedimento disciplinare
Uta Ennesimo episodio di violenza nel carcere di Uta dove un detenuto sottoposto al regime dell’art.14 bis, mentre gli veniva comunicato un provvedimento del consiglio di disciplina per le gravi infrazioni commesse in precedenza, anziché firmare il verbale della decisione ha usato la penna per cercare di conficcarla nel volto del vicedirettore dell’Istituto.
È stato provvidenziale l’intervento degli agenti che hanno bloccato l’aggressore prima che potesse completare l’aggressione. «Nemmeno il vertice dell’Istituto è immune da tentativi di aggressione – ha commentato Michele Cireddu, segretario regionale della Uil Fp Polizia penitenziaria-, ed anche una semplice comunicazione di routine, in un carcere come Uta, può trasformarsi in un evento critico estremo. Fortunatamente sia il vicedirettore che gli agenti hanno capito immediatamente l’intenzione del detenuto perché sapevano, visiti i precedenti episodi, che da un momento all’altro poteva approfittare del contesto per mettere in atto un gesto violento. La situazione a Uta, ma in tutti gli altri istituti della Sardegna, è letteralmente precipitata».
Da tempo le organizzazioni sindacali della Penitenziaria continuano a segnalare ai vertici dell’amministrazione carceraria i gravi problemi dell’istituto di Uta sotto l’aspetto strutturale che della pesante insufficienza dell’organico del personale, ma finora nessuna risposta.(l.on)