La Nuova Sardegna

Viaggi, spiagge, alloggi: la vacanza in Sardegna è sempre più cara

di Paolo Ardovino
Viaggi, spiagge, alloggi: la vacanza in Sardegna è sempre più cara

Michele Carrus (Federconsumatori): «Aumenti ingiustificati: così i turisti staranno meno giorni o andranno altrove»

28 luglio 2024
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Sassari «Un’estate calda»: Federconsumatori gioca con le parole. Il riferimento non è alle temperature ma ai prezzi delle vacanze che sono ancora più alle stelle.

Mentre gli operatori turistici cercano di capire la mole di persone in dirittura d’arrivo alle porte di agosto, chi stila numeri e tabelle sulle spese dei servizi si mette le mani tra i capelli. La Sardegna sta tirando su anche la media nazionale sui costi delle vacanze estive. La stagione estiva è più cara almeno del 10% rispetto a quella di un anno fa «che già registrava degli aumenti rispetto al passato». Ci sono alcune voci «clamorose» rispetto al 2023. Le sistemazioni in hotel toccano punte di +17%, i ristoranti hanno alzato i prezzi nel menu del 7%, negli stabilimenti balneari si spende fino al 7,5% in più.

L’accusa «Ma l’aspetto preoccupante è la logica miope e ingiustificata degli aumenti. In questo periodo non ci sono stati particolari aumenti di energia o forza-lavoro»: la voce è di Michele Carrus, presidente nazionale di Federconsumatori, originario di Olbia. Viaggia spesso da Roma all’isola, la questione la fa personale. Il numero uno dell’associazione a tutela degli utenti nota: «Quando bastoni il turista, soprattutto quello italiano che dopo il covid è tornato a frequentare maggiormente la Sardegna, ti stai danneggiando. La reazione è cercare degli escamotage, il primo ridurre il giorno di vacanza, il secondo trovare un’altra destinazione».

Monitoraggio La lente d’ingrandimento si è mossa a macchia di leopardo sulle coste. «Al nord la vacanza costa decisamente di più», fanno schizzare i prezzi alle stelle Alghero a ovest e tutta la Gallura a est, trainata dalle esagerazioni in località come Porto Rotondo, San Teodoro e, ça va sans dire, la Costa Smeralda. Lo stacco con l’Ogliastra e Cagliari è netto. L’incremento generale, questo va detto, è dovuto in buona parte a quello dei trasporti. Gli spostamenti in aereo e via nave, specie per le famiglie, se non prenotati con mesi di anticipo hanno riservato sorprese salate.

In spiaggia «Abbiamo registrato un fenomeno abbastanza strano sui parcheggi a pagamento delle spiagge – racconta Carrus –. Mentre per le auto le tariffe sono rimaste pressoché invariate, per le moto sono aumentate del 50%. Dove prima costava 2 euro all’ora, adesso 3 euro. E si ritorna alla logica immotivata a cui facevo riferimento, non credo gli stalli si siano allargati e ingombrino più spazio del 2023».

Sui servizi nei litorali- ombrellone, sdraio, pedalò - l’incremento nazionale in un anno è tra il 5 e il 6 per cento. In Sardegna si toccano vette importanti: a Porto Rotondo è +11%. Lì dove un abbonamento giornaliero - un ombrellone e due lettini - costa in media 55 euro. Dietro, 45 euro ad Alghero, 40 euro a San Teodoro, 37,50 euro a Cagliari e 25 euro in Ogliastra, che si conferma meta meno cara in assoluto sugli stabilimenti balneari, con prezzi dimezzati rispetto alle altre località costiere. A Porto Rotondo un lettino costa 18 euro. A San Teodoro 15 euro. In Ogliastra 8 euro. Stacco evidente negli abbonamenti stagionali. Un habitué per un abbonamento mensile spende a Porto Rotondo 1,286 euro, in una spiaggia di San Teodoro 1.214 euro, ad Alghero 895 euro, a Cagliari 824 euro e solo 625 euro – poco più di venti euro al giorno – in Ogliastra. E il dato eclatante è che l’unica variazione è quella rotondina, con +29% rispetto al 2023.

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