La Nuova Sardegna

La posizione

Coldiretti e Confagricoltura sullo stato di emergenza per la siccità: «Bene, ma ora servono azioni concrete»

di Andrea Massidda
Coldiretti e Confagricoltura sullo stato di emergenza per la siccità: «Bene, ma ora servono azioni concrete»

Le associazioni plaudono all’iniziativa della Giunta Todde ma chiedono un passo in avanti

30 luglio 2024
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Cagliari Un plauso alla giunta regionale e alla presidente Alessandra Todde per aver finalmente approvato la dichiarazione dello stato di emergenza sulla siccità e per aver previsto uno stanziamento straordinario delle risorse necessario ad affrontare una crisi che, com’è noto, sta mettendo a durissima prova il comparto agropastorale e non solo. Tuttavia, contestualmente al compiacimento, ora le associazioni di categoria come Coldiretti a Confagricoltura si aspettano azioni immediate per supportare le aziende allo stremo, oltre che dettagliati aggiornamenti sulla delimitazione territoriale dei comuni interessati dal fenomeno.

«Dopo le proteste degli agricoltori e degli allevatori sardi e la nostra mobilitazione – spiegano Battista Cualbu e Luca Saba, rispettivamente presidente e direttore di Coldiretti Sardegna – dalla Regione arrivano le prime risposte, anche se con evidente ritardo. Ne siamo felici – continuano – ma ora attendiamo gli interventi con le autobotti per abbeverare gli animali, i voucher per i ristori alle aziende sull’approvvigionamento di mangimi e gli interventi per snellire la burocrazia e accelerare le procedure per il settore colpito».

Coldiretti, insomma, sollecita l’esecutivo affinché giungano subito gli interventi conseguenti che le imprese agricole e di allevamento si aspettano per superare la crisi in atto. «Al momento – spiegano il presidente Cualbu e il direttore Saba – sono ingenti le perdite subite dai nostri agricoltori e allevatori a causa della mancanza d’acqua tra aumento dei costi di produzione e di reperimento delle risorse idriche, ma di giorno in giorno la situazione sin fa sempre più difficile. Gli interventi dell’assessorato all’Ambiente, che si è speso per sostenerci, non sono sufficienti – sottolineano infine il presidente e il direttore di Coldiretti Sardegna –, per questo motivo adesso serve la parte più importante dell’aiuto con il coinvolgimento degli altri assessorati per rispondere alle esigenze delle nostre aziende ormai al collasso».

Molto simili le razioni da parte di Confagricoltura, che affida il commento sulla delibera approvata ieri pomeriggi al presidente regionale dell’associazione Paolo Mele. «Bene ha fatto la giunta Todde ad approvare la dichiarazione di stato di emergenza regionale per siccità e a prevedere lo stanziamento di risorse straordinarie per affrontare la crisi. Ora la Regione ci coinvolga rapidamente per aggiornarci su quali sono stati gli esiti della delimitazione territoriale dei comuni interessati dal fenomeno o, qualora non siano stati ancora completati, come si intende procedere per definirli in tempi celeri».

E ancora: «Siamo già pronti a sederci ai tavoli regionali – prosegue il presidente Mele – per definire gli interventi finanziari e di somma urgenza a sostegno delle aziende agricole e affinché si possa lavorare quanto prima nell’individuare i progetti infrastrutturali utili a risolvere le criticità che vanno dalle perdite delle condotte idriche, spesso sopra il 50%, alla interconnessione tra le dighe della Sardegna. Non è più accettabile – conclude il presidente regionale di Confagricoltura – che invasi quasi vuoti non possano riceve l’acqua da invasi vicini poche decine di chilometri che superano l’80% di riempimento, come sta accadendo questa estate tra il Maccheronis di Torpè e Pedra ‘e Othoni” sul Cedrino».

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