Stato di emergenza per la siccità, il sospiro di sollievo dei sindaci di Budoni e San Teodoro: «La presidente è stata di parola»
Antonio Addis: «Era un atto dovuto, la governatrice sin da subito ha mostrato grande sensibilità per il problema». Rita Deretta: «È un'ottima notizia perché questo provvedimento rende più agevole tante cose sia da parte delle Regione sia da parte del dei singoli Comuni coinvolti»
Cagliari È il sindaco di Budoni, uno dei centri dell’isola più colpiti dalla tremenda siccità di quest’anno. E infatti Antonio Addis da qualche mese a questa parte quasi non pensa ad altro se non a come si risolvere la situazione. Tanto che ieri pomeriggio, ossia quando la giunta regionale ha approvatola delibera che decreta lo stato di emergenza nei territori a secco, lui manco a dirlo era impegnato in varie riunioni proprio sul tema cruciale della mancanza d’acqua. «La parte antincendio l’abbiamo pressoché affrontata – spiega – ora ci stiamo concentrando sui pozzi che vanno messi a regime, sulle autobotti e sul dissalatore, sperando che vada in funzione prima possibile». Poi, ovviamente, il primo cittadino del comune costiero commenta il provvedimento approvato dall’esecutivo guidato dalla presidente Alessandra Todde. «Era un atto dovuto, obbligato – sono le sue prime parole –, ma voglio anche aggiungere che la governatrice sin da subito ha mostrato grande sensibilità per il problema che sta attraversando in primis la nostra zona e in generale gran parte della Sardegna. Del resto – continua il sindaco di Budoni – Alessandra Todde era stata molto chiara già nel periodo tra aprile, maggio e giugno, cioè quando erano partite le cabine di regia, spiegandoci che la la delibera per lo stato di emergenza non poteva essere adottata se non c’erano delle condizioni particolarmente gravi. E adesso che questa gravità si è purtroppo drammaticamente manifestata, possiamo dire che è stata di parola».
A commentare molto positivamente la dichiarazione di stato di emergenza approvata dalla giunta regionale è anche Rita Deretta, sindaca di San Teodoro, la celebre località balneare tra la Bassa Gallura e la Baronia che si trova a fare i conti con una situazione di siccità forse mai vissuta prima. «È un'ottima notizia – dice – perché questo provvedimento rende più agevole tante cose sia da parte delle Regione sia da parte del dei singoli Comuni coinvolti. Ma, detto questo, vorrei sottolineare che a rendermi un po’ più serena è anche il fatto che la presidente Alessandra Todde abbia preso piena coscienza della situazione e che al termine dell’emergenza, cioè a settembre, voglia procedere con interventi strutturali capaci di risolvere il problema una volta per tutte. Ecco – conclude la sindaca Deretta – ritengo che questo sia un messaggio addirittura più importante rispetto a allo stato di calamità, doveroso e legittimo alla luce di quello che si sta vivendo. Qui a San Teodoro stiamo tenendo duro, e questa mi sembra la risposta più giusta: stiamo lavorando affinché tutti gli attori coinvolti nel nostro territorio possano godere, diciamo così, di un’estate il più possibile tranquilla».