Pronto soccorso di Nuoro: «Passi avanti ma manca personale»
Il San Francesco deve fare i conti con lo stop di Ortopedia, il punto della situazione lo traccia Peppino Paffi a capo del dipartimento Emergenza-urgenza della Asl 3
Nuoro «Tutto in miglioramento nonostante le continue carenze di personale medico». Il quadro sul Pronto soccorso dell’ospedale San Francesco di Nuoro lo traccia Peppino Paffi, a capo del dipartimento Emergenza-urgenza, della Asl 3.
«Siamo nel pieno della stagione turistica – spiega Peppino Paffi –, quindi è fisiologico un aumento di ingressi in Pronto soccorso. Questo incide sulle forti carenze di personale, anche se stiamo riuscendo a reclutare, anche grazie al lavoro della nuova primaria Michela Matta, diversi colleghi e tanti specializzandi che scelgono di venire a Nuoro per terminare il percorso formativo nel nostro Pronto soccorso. La nostra situazione è nettamente migliorata rispetto a un anno fa».
I pazienti presenti sul posto confermano un altro dato annunciato da Peppino Paffi: «Migliorano i tempi di attesa. Potremmo anche fare di meglio se non soffrissimo delle carenze degli altri settori dell’ospedale». Carenze ataviche: «Ad esempio – dice il responsabile del dipartimento di Emergenza-urgenza – soffriamo la lentezza di prestazioni del reparto di Ortopedia, dove il primario che è appena andato in pensione deve essere ancora sostituito. Ci stiamo lavorando, perché la carenza degli specialisti negli altri settori, inevitabilmente allunga la permanenza dell’utente in Pronto soccorso e genera ritardi. Siamo impegnati anche in questo fronte. Attraverso alcuni accordi con Sassari, si è avviato il reclutamento di specializzandi, ma anche di specialisti che ci possano dare una mano non solo sul piano interventistico, ma molto semplicemente anche per ricoprire i diversi turni di lavoro».
Sul piano logistico e dei servizi, invece, qualche problema il Pronto soccorso di Nuoro lo ha. Come raccontato anche dagli utenti presenti, ad esempio, i distributori automatici di cibi e bevande non funzionano e spesso mancano anche le bottigliette d’acqua.
«Stiamo cercando di attivarci anche sotto questo aspetto e a stretto giro – afferma sul tema Peppino Paffi –. Sono in programma, infatti, diversi lavori di ristrutturazione interna al Pronto soccorso. Lavori che prevedono l’adeguamento di locali e ambulatori che andranno a rispondere a tutte le esigenze dell’utenza ospedaliera. Migliorando i locali, migliorano di conseguenza i servizi. Quindi sarà nostra cura rendere più confortevole la permanenza dei pazienti nella struttura anche sotto quel profilo».