Sanità sarda, i sindacati: «Il personale è esasperato e stanco»
L’appello di Cgil, Cisl e UIl alla Regione: «Tra i lavoratori aleggia un forte e continuo malcontento. La causa è nelle condizioni organizzative e contrattuali sempre più precarie»
Sassari La situazione di grande disagio in cui versa la sanità sarda preoccupa le segreterie territoriali di Cgil, Cisl e Uil della funzione pubblica: «Tra i lavoratori aleggia un forte e continuo malcontento: la causa è da ricercarsi nelle sempre più precarie condizioni organizzative e contrattuali».
I sindacati aspettano che la Regioni metta sul tavolo delle strategie politico-amministrative per fronteggiare lo scenario del sistema sanitario cittadino (territoriale ed ospedaliero). «Ma nel frattempo il personale deve fare i conti con le criticità croniche che in questo periodo sono peggiorate anche a causa della presenza dei vacanzieri che inevitabilmente alimentano in maniera significativa gli accessi al pronto soccorso e di conseguenza i numeri dei ricoveri. A questi si aggiungono tutti quelli provenienti da altre Asl che si sono trovate costrette a chiudere diverse unità operative ospedaliere per mancanza di personale».
E proseguono: «A questo proposito chi dice che il "personale non si trova" racconta una mezza verità, in quanto molti professionisti scelgono di non lavorare nel pubblico a causa della scarsa attrattività dovuta da modelli organizzativi, carichi di lavoro e responsabilitá improponibili e da un salario tra i più bassi d'Europa, per cui la scelta di molti è quella di migrare in altre realtà come il privato o addirittura all'estero». Dopodiché c’è la nota dolente delle retribuzioni: «Per quanto riguarda il salario, anche quello "accessorio" rappresenta la grande "incompiuta" delle direzioni aziendali, colpevoli dei ritardi sul riconoscimento e distribuzione del fondi contrattuali sulle busta paga del personale. Per citarne alcune, a tutt'oggi sia la Asl, per problemi che non conosciamo, in quanto a tutto oggi, nonostante le diverse richieste di convocazione inviate al Direttore Generale nessun riscontro è pervenuto, che la Aou di Sassari, che nella seduta di contrattazione di oggi ci conferma che è in attesa della "benedetta" certificazione dei fondi da parte del Collegio del Revisari, entrambe non hanno provveduto a liquidare i premi produttività. La Aou inoltre è inadempiente anche sul riconoscimento dei Dep(aumenti tabellari a seguito di selezioni interne)».
E concludono: «Oltre ai fondi contrattuali, aggiungasi anche i ritardi sul pagamento delle prestazioni aggiuntive e Rar: risorse destinate all'abbattimento liste di attesa, attività chirurgiche, donazioni organi, assistenza dialitica estiva, e cosi via dicendo».