A 44 anni Dino Pes “Velluto” si prende il Palio di Siena
Il cavallo Benitos, al suo esordio, è stato allevato a Mores da Gianpietro Chessa
Siena Il fantino di Silanus Dino Pes, detto Velluto, con i colori della Lupa, al decimo tentativo, vince il suo primo Palio di Siena. In una edizione messa in dubbio dalla pioggia, il Palio dell’Assunta si è corso il giorno dopo il rinvio imposto dalla impraticabilità della pista e regalato al navigato fantino sardo Dino Pes, al suo primo successo inseguito in dieci partecipazioni.
Le prove generali e la “provaccia” svoltasi nella mattinata del 16 agosto, avevano dato qualche indicazione con le vittorie dei vari Zentiles (Leocorno), Comancio (Chiocciola) e Ares Elce (Oca) sfatando il netto pronostico che indicava come primi favoriti Viso d’Angelo con “Tittia” Atzeni di Nurri e Tabacco, vincitore a luglio, affidato all’esordiente Andrea Sanna di Oliena. Con l’approssimarsi dell’ora X le chance di vittoria si andavano livellando anche perché i Capitani avevano scelto i cavalli in funzione di un livello medio generale. Altri quattro fantini sardi erano in lizza: Sebastiano Murtas con Canarinu, Giuseppe Zedde con Comancio, Carlo Sanna (vincitore a luglio) e il vincitore Dino Pes appunto.
Dopo il solito rituale, alle 19 in punto, i cavalli (tutti anglo arabi nati e allevati in Sardegna) sono usciti dall’entrone e si sono avviati alla partenza. A svolgere il ruolo di mossiere era stato richiamato Renato Bircolotti e aveva il suo bel da fare per convincere i contendenti a schierarsi secondo l’ordine di steccato. Ora l’uno ora l’altro concorrente, indisciplinatamente, impedivano la partenza regolare obbedendo alle varie strategie che consistono nell’aspettare il momento favorevole, oppure soltanto disturbare la contrada “nemica”.
Dopo una partenza falsa e una caduta del Leocorno inciampando sul canape, e quando ormai il pubblico rumoreggiava infastidito per il ritardo, finalmente la mossa era buona e vedeva subito scattare al comando Benitos per i colori della Lupa, con Dino Pes soprannominato “Velluto”, concentratissimo e attivissimo nello stimolare il suo “barbero”. Perfette traiettorie lo mantenevano in quota respingendo i tentativi di aggancio da parte delle contrade Selva, Oca, Chiocciola mentre “Tittia” Atzeni con Viso d’Angelo rimaneva lontano. Nessuno degli inseguitori riusciva ad insidiare il battistrada che, sempre sorretto e stimolato da Dino Pes, concludeva con buon margine su Tabacco per la Selva (ottima la prova dell’esordiente Andrea Sanna). Non c’è stata alcuna caduta né alcun cavallo infortunato, segno che con la giusta preparazione, i cavalli sono in grado di galoppare pur con le difficoltà del tortuoso percorso.
All’arrivo grande tripudio dei “supporter” della contrada vincitrice che invadevano la pista per osannare il fantino e gratificare il cavallo vincitore, reclamando il “drappellone” cioè il Palio o “cencio” nel gergo paliesco. E subito i cori di gioia e gli sfottò verso le contrade nemiche sconfitte. La contrada della Lupa aveva vinto il suo ultimo palio nell’agosto 2018 e, in precedenza, nel 2015 si era presentata come “nonna” cioè la contrada che da più tempo non vinceva il Palio. Ebbene quello stesso anno fece “cappotto” che sta a significare la vittoria delle due edizioni, lo stesso anno.
Benitos il cavallo vincitore è stato allevato a Mores da Gianpietro Chessa ed è figlio di Frac di Montalbo e Cecil Sorel, aveva debuttato a Chilivani sotto la preparazione di Francesco Brocca, vincendo una corsa e piazzandosi varie volte. Acquistato da Dario Colagé, dopo la necessaria trafila è arrivato a debuttare vincendo. Dino Pes, originario di Silanus, fratello di Fabrizio ex fantino, dopo aver lavorato a Chilivani è emigrato a Siena dove ha messo radici. Ha corso il suo primo Palio proprio ad agosto di 24 anni fa e non correva da sette anni. Nelle sue precedenti nove partecipazioni aveva sfiorato un paio di volte il successo ed è stato premiato proprio alla decima occasione. Visibilmente commosso ha commentato «È stupendo».