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Ecco cosa prevede il riassetto sanitario regionale: direttori generali con la valigia pronta

di Giuseppe Centore
Ecco cosa prevede il riassetto sanitario regionale: direttori generali con la valigia pronta

La giunta ha 45 giorni dopo il varo della legge per indicare i nuovi, da adesso a gennaio prenderà corpo il toto-manager della riforma

21 agosto 2024
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Cagliari Qualcuno ha la valigia già pronta, forse perché troppo riconoscibile nella precedente presidenza, altri invece potrebbero rimanere ma con incarichi e destinazioni diverse dalle attuali. Da adesso a gennaio prenderà corpo il toto-manager, come se la riforma, a costo zero, della sanità sarda debba passare solo per una trentina di incarichi, tra direttori generali e i loro due più stretti collaboratori (direttore sanitario e amministrativo).

Per adesso il toto-manager riguarderà solo gli otto commissari delle Asl, quello di Areus, dell’Arnas Brotzu, delle due aziende miste e dello Zooprofilattico, di cui però oggi, 21 agosto, la giunta ha nominato un commissario straordinario, la veterinaria Simonetta Maria Cherchi. Dovranno essere nominati entro 45 giorni dalla approvazione della legge, ma è probabile che i loro nomi saranno ufficializzati ben prima. La giunta conta di arrivare entro l’anno a veder concluso l’iter della riforma sanitaria. Il calendario prevede il lavoro preparatorio della commissioni sanità da metà settembre e poi il probabile ingresso in aula ai primi di ottobre. Dall’atteggiamento delle opposizioni in commissione si capirà se l’aula impiegherà tempo per varare il provvedimento oppure se procederà spedita.

È evidente che diverse sensibilità dei gruppi di minoranza sui singoli punti qualificanti della legge potrebbero portare a una accelerazione sui tempi della sua approvazione. In ogni caso la legge dovrebbe veder la luce entro quel mese. Poi il consiglio dovrebbe occuparsi della legge di bilancio e successivamente della legge, a fine anno, che disciplina e regola le aree idonee per l’installazione delle rinnovabili. Provvedimenti complessi che impegneranno l’aula, al netto delle strategie che verranno messe in atto dalle opposizioni, sino alla fine dell’anno.

Oggi la stessa presidente Alessandra Todde ha commentato il disegno di legge, ricordando che «l'ospedale Microcitemico di Cagliari tornerà all'interno dell'Arnas Brotzu, una richiesta fatta da molti anche durante la campagna elettorale, e l'ospedale Marino di Alghero, dall'Azienda universitaria di Sassari ritorna alla Asl e diventando un ospedale della città. Poi chiaramente il disegno di legge contiene delle altre interpretazioni autentiche che ci consentono ovviamente di poter commissariare le Asl. Ci sono diversi fronti aperti, come la mancanza di medici sul territorio, un territorio che non è più in grado di prendere in carico i propri cittadini.

La situazione dei Pronto soccorso è stata messa a dura prova soprattutto nelle zone costiere, anche per l'impatto che ha il turismo nelle nostre coste, nelle nostre località che a volte decuplicano anche i loro abitanti. Tutto questo non deve essere ogni volta affrontato in maniera occasionale, ma essere programmato. Una delle cose che non funziona oggi nelle Asl è la programmazione. Sono rimasta molto sorpresa quando ho partecipato alla conferenza sociosanitaria nuorese che non era convocata da due anni e mezzo. Ecco, è difficile riuscire a intercettare quella che è la domanda del territorio se neanche ci si incontra per poterne discutere».

Oggi la stessa Todde, insieme all’assessore Armando Bartolazzi ha incontrato i segretario regionali di Cgil, Cisl e Uil, su loro richiesta, ai quali ha illustrato i tratti salienti del provvedimento. Un giudizio positivo sul provvedimento varato dalla giunta arriva dal segretario regionale della Cisl Pierluigi Ledda. «La direzione è quella corretta, ma ci sono punti che vanno approfonditi, come quelli sul personale o sul nuovo modello di governance, con riferimento al ruolo di Ares». Analogo il parere espresso da Nicola Cabras, della segreteria regionale Cgil. «Valuteremo il provvedimento in modo approfondito perché ci è stato illustrato a grandi linee e, intanto, ci pare che alcune parti, ad esempio quelle che riguardano sia Ares che la gestione del personale presentino qualche criticità».

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