L’analisi
Che cosa è la febbre del Nilo: sintomi, cure e diagnosi
Il virus viene trasmesso dalle zanzare infette con tempi di incubazione fino a 14 giorni
22 agosto 2024
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Sassari La febbre west Nile è causata dal virus West Nile, un virus della famiglia Flaviviridae. Il virus viene trasmesso principalmente attraverso le punture di zanzare infette, specialmente del genere Culex. Gli uccelli selvatici sono i principali serbatoi del virus. Altri metodi di trasmissione, anche se rari, includono trapianti di organi, trasfusioni di sangue e trasmissione da madre a feto.
Sintomi Incubazione: 2-14 giorni (fino a 21 giorni in persone immunodepresse). Leggeri: circa il 20% degli infetti manifesta febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati e sfoghi cutanei. Questi sintomi variano per età e generalmente durano pochi giorni. Gravi: meno dell’1% sviluppa sintomi severi come febbre alta, mal di testa forte, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, convulsioni e, in casi estremi, paralisi, coma ed encefalite letale.
Diagnosi La diagnosi si effettua tramite test di laboratorio per rilevare anticorpi IgM nel siero o nel fluido cerebrospinale. È possibile anche l'uso di Pcr o coltura virale. I test possono risultare negativi se eseguiti troppo presto, quindi può essere necessario ripeterli.
Cura Non esiste una terapia specifica per la febbre West Nile. La maggior parte dei casi guarisce spontaneamente. Nei casi gravi è necessario il ricovero ospedaliero per somministrare fluidi intravenosi e assistenza respiratoria.
Prevenzione Non esiste un vaccino disponibile. Le misure preventive includono l'uso di repellenti, indossare abiti protettivi, utilizzare zanzariere e ridurre le aree di acqua stagnante dove le zanzare possono riprodursi.
